Vieni, seguimi…
Fratelli, la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio, essa pènetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito… Ce lo ricorda la prima lettura di oggi. Quindi davanti alla parola di Dio, fatta di impegni e promesse, siamo chiamati ad una risposta, senza scuse e rimandi. La parola di Dio, infatti, è una forza che penetra nell’intimo, illumina, guida, giudica e porta allo scoperto progetti e scelte umane. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.
L’uomo che si è pienamente identificato nella parola di Dio è Gesù stesso. Egli ci dona la forza per riconoscerci nelle parole di Dio, pronti a obbedire ai suoi ordini, che sono giusti, fanno gioire il cuore. Come cristiani, abbiamo la certezza della fede che Dio esiste e si è rivelato a noi mediante suo Figlio. E quindi desideriamo sempre camminare per le vie indicate da Gesù.
Nel Vangelo di oggi “Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Egli, alzatosi, lo seguì”. Il vangelo poi continua con la folla che ancora lo segue, Gesù. Siamo lungo il mare di Galilea. Avevano tutti bisogno di Lui…
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Ma c’è un particolare… quello cioè che Gesù, anche nella grande folla, è capace di scorgere ciascuno di noi… Ecco perché Gesù tra tutti presenti lì in quella anonima folla, si accorge di uno, Levi, seduto al banco delle imposte, e lo chiama, “Séguimi”. Egli, infatti, è venuto per me e per te, non in quanto bravo e santo, ma in quanto peccatore e perduto. Amen!
Monaci Benedettini Silvestrini
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