Vigilanti nellโattesa.
ร una visione apocalittica quella che oggi ci presenta Gesรน. ร posta in questo giorno in vista della fine ormai prossima dellโanno liturgico. Gli ultimi tempi dovrebbero servire sempre per maturare piรน approfondito esame di coscienza sulla situazione reale in cui ciascuno si trova. Ciรฒ anche perchรฉ รจ sempre nascosto il rischio di lasciarsi trascinare ed ingoiare dal tempo e cadere in una specie di torpore e di passiva rassegnazione alla mediocritร .
Perdere la memoria, diventare cecuziรจnti, non accorgersi dei segni dei tempi, affidarsi a fragili ed instabili sicurezze, รจ la tentazione ricorrente per i singoli e per le collettivitร . Si cade in un apparente comodo torpore, convinti di aver trovato il gradino piรน confortevole su cui fermarsi. Sono frequenti i richiami di Dio di scuotersi dal sonno, di sorgere, di aprire gli occhi, di guardarsi intorno e dentro lโanima, di ascoltare la sua voce.
Trovarsi impreparati dinanzi alla fine del tempo che ci viene donato, al Signore che viene inatteso, significa soccombere e lasciarsi travolgere dagli eventi, essere sorpresi ed impreparati. Volersi salvare con le proprie forze ci condanna inevitabilmente alla sconfitta e alla perdita definitiva della nostra vita. Per avere perรฒ la forza e la convinzione di perdere la vita per Cristo per salvarla per lโeternitร occorre la luce della divina sapienza e la grazia che ci santifica.
Il vero significato dei tragici eventi che i brani apocalittici ci descrivono, vanno colti nel loro vero e piรน profondo significato: la vera irreparabile tragedia, la disfatta totale dellโuomo รจ la perdita della propria anima, lโaver smarrito la via della luce e il calarsi nelle tenebre della morte eterna. ร un invito, quanto mai opportuno alla continua conversione, alla prudenza, alla preghiera assidua, alla vigilanza. Cosรฌ esorta i primi cristiani lโevangelista e ci ammonisce: ยซVigilate dunque, poichรฉ non sapete quando il padrone di casa ritornerร , se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perchรฉ non giunga allโimprovviso, trovandovi addormentatiยป.
E san Paolo insistentemente scriveva ai primi cristiani: ยซQuello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!ยป, ยซVigilate, state saldi nella fede, comportatevi da uomini, siate fortiยป. Insiste con il dire: ยซVigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; profittando del tempo presente, perchรฉ i giorni sono cattiviยป. E san Pietro nella sua prima lettera esorta: ยซSiate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fedeยป. Il ritorno รจ sempre possibile. Torniamo a Lui.
Monaci Benedettini Silvestrini
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