Frutti buoni e fondamenta solide.
Non รจ la prima nรฉ lโunica volta che il Signore paragona la nostra vita ad un albero. Ricordiamo tutti la storia del fico arido e ancora meglio quella della vite e dei tralci secchi, destinati al fuoco. Gesรน, da ottimo conoscitore del nostro intimo, afferma che lโuomo, ognuno di noi, trae i suoi frutti dal buon tesoro del proprio cuore.
Dice ancora: ยซAscoltate e intendete! Non quello che entra nella bocca rende impuro lโuomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro lโuomo!ยป. ยซDal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultรจri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmieยป.
Il nostro cuore quindi รจ paragonabile ad un grande contenitore. Se siamo capaci di riempirlo di veritร e di bene, le nostre azioni, informate da quel vero e da quel bene, saranno sante e buone. Dipende dallโascolto, dallโaccoglienza che riserviamo alla Parola di Dio. Cosรฌ ci dice il Signore: ยซPerchรฉ mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciรฒ che dico?ยป.
Cambiando immagine egli afferma che le fondamenta del nostro edificio spirituale o sono poste sulla roccia, su Cristo, o sulla sabbia. Le tentazioni non mancano davvero e allora o costatiamo con gioia che la nostra casa รจ ben solida e capace di resistere allโinfuriare dei venti e della tempeste o tristemente ne dobbiamo vedere la disfatta, il crollo.
ร la preghiera, in tutte le sue diverse espressioni e modalitร a rendere sempre piรน ferme e solide le nostre fondamenta. Comprendiamo cosรฌ anche le cause delle terribili disfatte, dei fallimenti, delle rovine che sconvolgono tante umane esistenze. Quando mancano la preghiera e lโascolto di Dio si brancola nel buio si cade negli abissi del male.
Monaci Benedettini Silvestrini
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