Missionari della Via โ€“ Commento alle letture di domenica 8 Ottobre 2023

611

Pace e bene, questa domenica il Vangelo ci scuote, perchรฉ non ci accada di disperdere i doni di Dio, invitandoci a farli fruttificare, prendendoci cura della realtร  e delle persone che ci ha affidato.

Commento al Vangelo di domenica 8 ottobre 2023 (Mt 21,33-43), di fra Umile mdv

Noi siamo la Chiesa di Colui che, dopo essere stato escluso, รจ diventato  la pietra dโ€™angolo. Cosรฌ ci dice la parabola usata da Gesรน, per spiegarci  la bellezza dei doni che Dio ci fa e la bruttezza di una risposta becera  ma possibile, quella del rifiuto. Sรฌ, possiamo rifiutare anche Dio stesso,  scartarlo. รˆ stata questa la sorte di Gesรน, Dio fattosi uomo. Da questo  dono scartato si sono aperte le porte, per cui la Chiesa รจ il luogo degli  esclusi, di quelli che hanno bisogno, di quelli che non si sentono arrivati,  che non si fanno possessori. Ciรฒ non significa che la Chiesa รจ il luogo  della comp

agnia o che entrare in una comunitร  cristiana dia il beneficio  di accedere a un club esclusivo che genera favori o appaga i cuori  solitari. Ma รจ il luogo in cui chi รจ escluso, trova il tutto, la sua compagnia  per eccellenza: Dio! Certamente รจ un Dio che si rivela anche nel volto di  tanti fratelli, ma in una comunitร  in Cristo, dove il tutto รจ la Sua  presenza. Questo รจ un dono grande, il dono della fede. Spesso perรฒ,  ricevuto questo dono, siamo come quei contadini: prendiamo gratuitamente e poi, ci facciamo possessori dei doni ricevuti, e quei doni  diventano la nostra condanna.

Anche la tua vocazione, come la tua  stessa fede, quando diventano un possesso che ti rende superiore,  geloso delle tue cose, possessore di spazi e beni, incatenato a persone  che ti appartengono, incatenato a ruoli di potere, diventa condanna. Sรฌ,  tutti i doni (e il primo bene รจ la tua vocazione alla vita), possono diventare una condanna. Sรฌ, tutto ciรฒ che reputi un possesso e non uno  dono, in realtร  ti possiede e ti domina, ti consuma dal di dentro. Cosa  ne fai della vita, del tempo, della comunitร , della famiglia, degli amici,  dellโ€™amore? Li possiedi questi doni, pensi che sei tu a fare tutto, o hai  imparato a custodire la bellezza di un dono?

Se il possedere รจ il tuo  criterio, non hai in dono unโ€™ereditร , ti stai appropriando di una terra non  tua. I tuoi figli, i tuoi fratelli, le tue sorelle, i tuoi colleghi, la tua famiglia,  la tua comunitร , la tua fede, tutto ciรฒ che credi di avere non รจ un tuo  come possesso, ma come dono. Anche la tua vita puรฒ portare in sรฉ una  grande menzogna, ogni volta che non diventa dono e perciรฒ viene  sciupata, affogata nei vizi o manipolata dal primo avventore che le  consegna illusioni. E quando tutto ruota attorno al possesso, possiamo  sentirci cosรฌ: esclusi dal bene, disperati senza una meta, senza capire  cosa fare della nostra vita. Questa dunque รจ la prima cosa da fare: essere  non possessori, grati per il dono della vita.  

Se come i contadini del Vangelo, sarai un possessore, perderai tutto! Perciรฒ, dona la vita e il tuo tempo a Colui che viene a moltiplicare. E  ricorda che Gesรน fu il primo scartato. Perciรฒ la Chiesa รจ per te, la bellezza  รจ per te, la santitร  รจ per te, cโ€™รจ spazio per te nel cuore di Dio. Cosรฌ come  sei, nella tua unicitร  vali, non per le cose eroiche che fai, ma per il tuo  dono quotidiano, perchรฉ doni quello che hai, non possiedi ma doni. 

Icona

Mt 21, 33-43 โ€“ Missionari della Via 437 kb 5 downloads

Sono grato a Dio per i suoi doni? Vivo sapendo che nulla รจ mio ma tutto รจ  dono? โ€ฆ

Sito web