Pace e bene, questa domenica il Vangelo ci scuote, perchรฉ non ci accada di disperdere i doni di Dio, invitandoci a farli fruttificare, prendendoci cura della realtร e delle persone che ci ha affidato.
Noi siamo la Chiesa di Colui che, dopo essere stato escluso, รจ diventato la pietra dโangolo. Cosรฌ ci dice la parabola usata da Gesรน, per spiegarci la bellezza dei doni che Dio ci fa e la bruttezza di una risposta becera ma possibile, quella del rifiuto. Sรฌ, possiamo rifiutare anche Dio stesso, scartarlo. ร stata questa la sorte di Gesรน, Dio fattosi uomo. Da questo dono scartato si sono aperte le porte, per cui la Chiesa รจ il luogo degli esclusi, di quelli che hanno bisogno, di quelli che non si sentono arrivati, che non si fanno possessori. Ciรฒ non significa che la Chiesa รจ il luogo della comp
agnia o che entrare in una comunitร cristiana dia il beneficio di accedere a un club esclusivo che genera favori o appaga i cuori solitari. Ma รจ il luogo in cui chi รจ escluso, trova il tutto, la sua compagnia per eccellenza: Dio! Certamente รจ un Dio che si rivela anche nel volto di tanti fratelli, ma in una comunitร in Cristo, dove il tutto รจ la Sua presenza. Questo รจ un dono grande, il dono della fede. Spesso perรฒ, ricevuto questo dono, siamo come quei contadini: prendiamo gratuitamente e poi, ci facciamo possessori dei doni ricevuti, e quei doni diventano la nostra condanna.
Anche la tua vocazione, come la tua stessa fede, quando diventano un possesso che ti rende superiore, geloso delle tue cose, possessore di spazi e beni, incatenato a persone che ti appartengono, incatenato a ruoli di potere, diventa condanna. Sรฌ, tutti i doni (e il primo bene รจ la tua vocazione alla vita), possono diventare una condanna. Sรฌ, tutto ciรฒ che reputi un possesso e non uno dono, in realtร ti possiede e ti domina, ti consuma dal di dentro. Cosa ne fai della vita, del tempo, della comunitร , della famiglia, degli amici, dellโamore? Li possiedi questi doni, pensi che sei tu a fare tutto, o hai imparato a custodire la bellezza di un dono?
Se il possedere รจ il tuo criterio, non hai in dono unโereditร , ti stai appropriando di una terra non tua. I tuoi figli, i tuoi fratelli, le tue sorelle, i tuoi colleghi, la tua famiglia, la tua comunitร , la tua fede, tutto ciรฒ che credi di avere non รจ un tuo come possesso, ma come dono. Anche la tua vita puรฒ portare in sรฉ una grande menzogna, ogni volta che non diventa dono e perciรฒ viene sciupata, affogata nei vizi o manipolata dal primo avventore che le consegna illusioni. E quando tutto ruota attorno al possesso, possiamo sentirci cosรฌ: esclusi dal bene, disperati senza una meta, senza capire cosa fare della nostra vita. Questa dunque รจ la prima cosa da fare: essere non possessori, grati per il dono della vita.
Se come i contadini del Vangelo, sarai un possessore, perderai tutto! Perciรฒ, dona la vita e il tuo tempo a Colui che viene a moltiplicare. E ricorda che Gesรน fu il primo scartato. Perciรฒ la Chiesa รจ per te, la bellezza รจ per te, la santitร รจ per te, cโรจ spazio per te nel cuore di Dio. Cosรฌ come sei, nella tua unicitร vali, non per le cose eroiche che fai, ma per il tuo dono quotidiano, perchรฉ doni quello che hai, non possiedi ma doni.