Pace e bene, questa domenica lasciamoci interpellare dalla guarigione del sordomuto, chiedendo al Signore che ci aiuti a guarire dalle nostre incapacitร relazionali per diventare sempre piรน capaci di amare.
Il Vangelo di questa domenica ci narra lโincontro del Signore con un sordomuto. Anche oggi quanti sordi e quanti muti ci sono e non solo per un problema fisico. Quanti sono chiusi in loro stessi, non ascoltano e non parlano con nessuno, perchรฉ feriti, perchรฉ esclusi, perchรฉ discriminati! Quanti stanno in mezzo agli altri pensando di essere il centro di ogni cosa, vivono solo per loro stessi, insensibili ai bisogni degli altri, incapaci di costruire relazioni vere. Tanti parlano, parlano, dicono sciocchezze ma non sono capaci di ascoltare le sofferenze degli altri. Oggi, purtroppo, i social ci hanno forse resi vicini ma non certo fratelli! Insomma, si รจ in tanti ad essere sordomuti.
Certo, รจ difficile stare con gli altri; costruire relazioni comporta fatica, accogliere gli altri con i loro pregi e difetti, ma noi siamo esseri relazionali, creati per stare con gli altri, per camminare insieme agli altri. ยซOgni comunitร sta in piedi se i suoi membri si accorgono che accanto a loro vi sono altre persone con le quali si entra necessariamente in contatto. Comunicare non รจ una tecnica ma unโarte che esige umiltร . Dipende dalla presenza o dall’assenza di una volontร di dialogo; da atteggiamenti come la condivisione o l’interesse che significano comunicazione oppure chiusura in sรฉ stessiยป.
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Gesรน viene a guarire questa nostra solitudine, questa nostra incapacitร di amare, di ascoltare, di parlare di ciรฒ che veramente vale. Come? Egli inizialmente porta questโuomo in disparte. Prima lo deve sottrarre alla folla. Cosรฌ รจ anche per noi. Per guarirci Gesรน ci deve portare in disparte, fuori dai nostri contesti abituali. Per incontrare Gesรน, per conoscere Gesรน, occorre farsi portare fuori. Occorre divenire sordi alle cose di questo mondo per poter divenire uditori delle cose divine.
Il martire santโIgnazio diceva: ยซSiate sordi quando qualcuno vi parla male di Gesรน Cristoยป. Noi aggiungiamo: siate sordi quando qualcuno vi parla male del prossimo. Siate sordi quando qualcuno vi adula o tenta di corrompervi con promesse di guadagni disonesti. Siate sordi quando la radio vi propone canzoni oscene e blasfeme, in linguaggio scurrile e volgare. Dobbiamo essere sordi, a volte, anche quando qualcuno ci parla male di noi, senza ribattere colpo su colpo. Diventiamo sordi per sentire un poโ meglio!ยป (p. R. Cantalamessa).
Portato in disparte il sordomuto, Gesรน ha la sua terapia di guarigione: mette le sue dita nelle orecchie del sordomuto e tocca la lingua di questi con la sua saliva. Certo, a noi sembra strana come terapia, ma ยซin realtร , allโepoca di Gesรน questi gesti avevano un significato medico taumaturgico: toccando lโorgano malato si voleva comunicare quasi unโenergia benefica mentre alla saliva era attribuito un effetto curativoยป (card. G. Ravasi).
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Gesรน si adegua agli usi e alla mentalitร del suo tempo ma la differenza la fa la potenza della sua Parola! ยซGesรน, guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: โEffatร โ, cioรจ: โApriti!โ. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamenteยป. Il sordomuto che ascolta e parla correttamente รจ il ritratto di chi finalmente ascolta la Parola di Dio e la professa con la bocca e con la vita. Ecco perchรฉ la Chiesa primitiva ha inserito nel rito del battesimo il rito dellโEffatร !
Preghiamo dunque che il nostro battesimo non rimanga solo un semino messo nel cuore ma che diventi vita vissuta. E che la gente quando ci incontra, possa incontrare persone che sanno ascoltare e parlare di ciรฒ che veramente vale.
Preghiamo affinchรฉ tutta la nostra vita diventi una lode al Signore!