Missionari della Via – Commento alle letture di domenica 6 Febbraio 2022

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Pace e bene, anche a noi il Signore ripete: “Prendi il largo”.
Con Lui anche il fallimento nasconde preziose occasioni…

Il commento alle letture di domenica 6 Febbraio 2022 a cura dei Missionari della Via.

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Il Vangelo di oggi ci offre la chiamata dei primi discepoli e, soprattutto, l’esperienza di Pietro, nella quale siamo chiamati ad immergerci.

Gesù prega Simone di mettergli a disposizione la barca e scostarsi un po’ dalla riva, in modo da poter parlare alla folla senza esserne schiacciato. Ieri come oggi Gesù parla “dalla barca di Pietro”, dalla Chiesa. Dopo aver concluso, esorta Simone a prendere il largo e a gettare le reti. Comando inusuale che un rabbi dà ad un pescatore esperto. Pietro mette in luce la loro fallimentare esperienza della notte scorsa.

Sono andati a pescare ma non hanno pescato niente. Come ha fatto notare il card. Martini: «Anche se non arriviamo a casi drammatici, dobbiamo però dire che la pesca infruttuosa si ripete spesso nella nostra vita. Viene ad esempio, magari in giovanissima età, una malattia che immobilizza ed ecco tutta una serie di sogni che crollano. E uno passa due, tre, quattro anni prima di riuscire, se riesce, a ricomporre la profondità dei suoi desideri con la realtà che sta vivendo. Conosco situazioni in cui da questa ricomposizione è venuta fuori una forza speculare formidabile. Ma quanta fatica per arrivare a questa ricomposizione! Anche un’amicizia che sfuma è spesso fonte di grande delusione; un posto non ottenuto, un posto di lavoro sul quale avevamo puntato, soprattutto in situazioni in cui c’è una carriera quasi obbligata… Dobbiamo riflettere per capire, come gli apostoli, che in fondo l’importante non è “andare a pescare”, che si è chiamati a qualcosa di più grande e che il Signore può farci conoscere quel “qualcosa di più” attraverso l’insuccesso».

Pietro ha appena “fallito” ma decide di fidarsi della parola detta da Gesù: sulla tua parola getterò le reti. Come a dire: Voglio fidarmi di Te! Fino ad ora le ho gettate sulla mia, facendo leva sulla mia sapienza, sulle mie forze ma non ho preso nulla. Ora ascolto TE! E la pesca fu così abbondante che le reti quasi si riempivano! Pietro si sente piccolo piccolo davanti al Signore e gli chiede di allontanarsi: tu sei santo, tu sei grande, cos’hai a che fare con me? Pietro è all’inizio della sua “avventura” dietro Gesù. Dovrà imparare che Gesù non teme la sua fragilità, non si scoraggia dinanzi al suo peccato. L’errore sta nel pensare che Dio debba allontanarsi da lui. Cioè siccome sono un peccatore tu non puoi avere a che fare con me. Per Gesù è l’esatto contrario: guarda, da ora in poi staremo sempre insieme e farò di te qualcosa di meraviglioso!

Pietro dovrà comprendere di non essere stato scelto e amato perché infallibile, forte, capace. Dovrà scoprire che la sua infecondità è luogo della benedizione di Dio, che la sua miseria è luogo della Sua misericordia, che la sua debolezza è luogo della Sua forza! Pietro pensava che i suoi limiti fossero un ostacolo alla sequela di Cristo. Non è così. Gesù lo aiuterà a rileggere la percezione che ha di sé e a cambiarla in forza dell’amore potente e liberante che Dio ha per lui.

Anche nella nostra vita, solo quando scatta questa consapevolezza ci lasciamo davvero salvare e iniziamo a seguirlo davvero. Solo quando ci lasciamo salvare dal nostro peccato, solo quando iniziamo a renderci conto dell’essere “misericordiati”, solo quando ci rendiamo conto che da soli non possiamo… solo allora iniziamo a dargli davvero la mano e a lasciarci condurre, decentrandoci da noi stessi. Solo quando abbiamo il coraggio di ammettere il nostro limite e di farne luogo di incontro con Lui e con gli altri la vita cambia, usciamo dalla nostra mediocrità e iniziamo un vero cammino di santità!

Preghiamo la Parola

Signore, prendi tu il volante della mia vita e conducimi alla santità.

VERITA’: Vita interiore e sacramenti

Il Signore mi chiama a prendere il largo: cosa mi tiene ormeggiato a riva? A che cosa attaccato, cosa mi impedisce di fare passi avanti nell’amore?

CARITA’: Testimonianza di vita

Quale parola, quale passo sento che il Signore mi chiama a compiere?

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