Missionari della Via โ€“ Commento alle letture di domenica 5 Novembre 2023

Pace e bene! Questa domenica Gesรน mette in guardia noi credenti da tre pericoli e ci offre due rimedi preziosiโ€ฆ

Commento al Vangelo di domenica 5 novembre 2023 (Mt 23,1-12), di fra Umile mdv

Gesรน, specie nella prospettiva di Matteo, stigmatizza degli atteggiamenti  di alcuni capi religiosi perchรฉ non vengano ripetuti allโ€™interno della  comunitร  cristiana.  

La prima indicazione รจ: ยซQuanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non  fate secondo le loro opere, perchรฉ dicono e non fannoยป. รจ un  suggerimento prezioso, che chiede maturitร . Possono essere palesi i  limiti, le fragilitร , e purtroppo anche i peccati di altri credenti, specialmente dei pastori delle comunitร . Il rischio qual รจ? Come si suol  dire: โ€œButtare a mare paglia e bambinelloโ€, cioรจ rifiutarsi di ascoltare  perchรฉ fatica a testimoniare. Gesรน ci chiede un passo oltre: di saper  accogliere lโ€™annuncio che quella persona porta, sapendo che tutti  ยซportiamo un tesoro in vasi di cretaยป (2Cor 4,7). Se dovessimo annunciare  la Parola di Dio solo se vissuta in pienezza, chi potrebbe annunciarla? Nรฉ  si puรฒ pensare di adeguare la Parola alla vita di chi lโ€™annuncia. La Parola va annunciata, in tutta la sua bellezza. รˆ altresรฌ vero che tanto piรน la si testimonia con la vita, tanto piรน lโ€™annuncio ha la sua efficacia, ma intanto  la parola va accolta, chiunque sia colui che la reca. 

Quali sono quegli atteggiamenti che Gesรน stigmatizza, ai quali prestare  attenzione? ยซLegano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle  della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un ditoยป.  Questo รจ il primo rischio e la prima seria contraddizione. Mettere pesi  sulle spalle degli altri, dire anche cose giuste, essere esigenti, persino  intransigenti ma non voler neanche provare a fare quello che si dice (agli  altri). Nel nostro piccolo, ci farร  bene chiederci: quello che giustamente  dico agli altri, che siano familiari, fratelli e sorelle di comunitร , cerco di  farlo per primo?

ยซTutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli  uominiยป; a ciรฒ seguono degli esempi. Il verbo theaomai al passivo ha il  significato di ยซessere osservato, notato, ammirato, dare spettacoloยป; รจ  giร  stato usato da Gesรน per mettere in guardia coloro che praticano la  giustizia soltanto per conquistarsi gli altri (cf Mt 6,1). Qual รจ dunque il  problema? Ostentare, mettersi in mostra, essere riconosciuti come  persone dabbene, coltivare il proprio ego inseguendo  unโ€™autoesaltazione esteriore sintomo di un grande vuoto interiore: curare  particolarmente le vesti, amare posti dโ€™onore in banchetti e serate, essere  chiamati โ€œmaestriโ€โ€ฆ

Gesรน esorta a non adottare le stesse forme di  autoesaltazione religiosa. Il motivo รจ che uno solo รจ il maestro e noi  siamo tutti discepoli, e uno solo รจ il Padre e noi siamo tutti figli. Qui il  problema non รจ non poter chiamare un sacerdote โ€œpadreโ€, o un  insegnante โ€œmaestroโ€, ma non assolutizzare nessuno, sapendoci tutti  figli, tutti fratelli e sorelle, imparando tuttavia a riconoscere lโ€™autoritร  e la  differenza di ruoli anche allโ€™interno della comunitร .  

Questo monito vale anzitutto per i pastori e coloro che hanno ruoli di  responsabilitร  nelle comunitร  cristiane (diocesi, parrocchie, ordini  religiosi, movimentiโ€ฆ). Non si deve mai dimenticare che lโ€™incarico  ricevuto รจ per essere a servizio degli altri, non sopra gli altri. รˆ inutile โ€“ oltre che dannoso e scandaloso โ€“ ricorrere a forme di ostentazione, di  auto incensazione, di ricerca di privilegiโ€ฆ Non รจ cosรฌ che si riempie il  vuoto che si porta nel cuore, ma solo aderendo piรน decisamente a Cristo,  coltivando piรน intensamente la vita spirituale e riscoprendo la gioia che  si sperimenta nel servire.  

Il Signore, come abbiamo visto, ha sognato una comunitร  dove si vivono  rapporti fraterni, pur nella distinzione dei ruoli, e che ha come criterio di  discernimento il servizio. Questo stile di vita, opposto ai criteri mondani,  trova in Cristo il suo modello il quale รจ venuto ยซper servire e dare la  propria vita in liberazione per moltiยป (Mt 20, 26-28). La logica dellโ€™amore  chiede lโ€™umiltร  di porsi a servizio degli altri, di spendersi per il bene delle  persone che Dio ci ha affidato. Che questo brano possa aiutarci a  purificare il nostro cuore e a ridirigere i nostri passi sulla via dellโ€™amore. 

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Mt 23, 1-12 โ€“ Missionari della Via 437 kb 6 downloads

Cosa significa per me amare il Signore? Come vivo il rapporto con Lui? โ€ฆ

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