Pace e bene, questa domenica immergiamoci nella contemplazione e nell’amore della Ss. Trinità, amore che salva e dà pienezza alla nostra vita…
In questa domenica della Santissima Trinità, siamo chiamati a lasciarci sciogliere il cuore dal Vangelo. Infatti, il testo di oggi ci consegna “il cuore” dalla Santissima Trinità: «Dio ha tanto amato da dare il Figlio unigenito…». Davanti a queste parole come si fa a non consegnare a Lui la nostra fiducia? Come facciamo a non credere a Colui che è disposto a tutto per noi? Quanto siamo ritenuti importanti dalla Santissima Trinità!
Che un uomo dia la vita per noi è straordinario, che Gesù ci ami così tanto che da venire a noi che siamo infimi, contradditori, violenti, che per noi si consegni, d’accordo con il Padre, questo è meraviglioso! Il Padre lo consegna, ce lo dona. Pensiamoci un pochino: uno che dà la vita per qualcuno è cosa meravigliosa; ma uno che dà il proprio figlio per qualcuno, questo è di più! Noi possiamo pensare di dare la nostra vita ma pensare di dare il nostro figlio è sconvolgente!
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Il figlio di Dio, Gesù, viene con una sola motivazione, una sola missione: viene per salvare e non per condannare! Non rientra nel suo piano condannare, Lui ha solo la missione di salvare. Ma l’amore di Dio che si dona gratuitamente richiede la nostra adesione nell’accoglierlo. L’amore di Dio chiede libertà, non si può amare senza libertà. Dio, colui che è Trinità, Padre e Figlio e Spirito Santo, ci offre e non ci impone il suo amore. Egli ci ha tanto amato da darci la possibilità di accogliere la sua grazia, e anche la possibilità di dirgli di no!
Il Figlio dell’uomo non condanna, è Lui che viene rifiutato. Non è Lui che ci rifiuta, siamo noi che possiamo rifiutare questo amore, questa salvezza. E questo non riguarda già il giudizio finale, ma ogni giorno. Ogni giorno o io mi apro all’amore di Dio e credo alla salvezza o ogni giorno io posso rifiutare, non credere a Lui, al suo amore. Le Parole di Gesù, ci danno la possibilità di venire alla luce, e di non avere paura pensando che Egli venga per condannarci. No, Egli viene per salvarci. Non dimentichiamolo mai!
La solitudine. Un uomo disperava dell’amore di Dio. Un giorno mentre errava sulle colline che attorniavano la sua città, incontrò un pastore. Questi vedendolo afflitto gli chiese: “Che cosa ti turba, amico?”. “Mi sento immensamente solo”. “Anch’io sono solo, eppure non sono triste”. “Forse perché Dio ti fa compagnia”. “Hai indovinato”. “Io invece non ho la compagnia di Dio. Non riesco a credere che Lui mi ami e mi ascolti. Come è possibile che ami proprio me?”. “Vedi laggiù la nostra città? – gli chiese il pastore – Vedi le case? Vedi le finestre?”. “Vedo tutto questo” rispose il pellegrino. “Allora non devi disperare. Il sole è uno solo, ma ogni finestra della città, anche la più piccola e la più nascosta ogni giorno viene baciata dal sole. Forse tu disperi perché tieni chiusa la tua finestra”.
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