Pace e bene! nel Vangelo di questa domenica il Signore ci prende per mano e ci aiuta a (ri)scoprire che “nella Chiesa non รจ grande chi comanda ma chi serve” (papa Francesco).
Gesรน prosegue il suo cammino verso Gerusalemme e per la terza volta annuncia ai suoi discepoli la sua prossima passione, morte e risurrezione. Il momento รจ intenso, serio, quandโecco due discepoli avvicinarsi a Gesรน. Forse lo vogliono incoraggiare? O chiedergli come poterlo aiutare? No. Quasi con noncuranza, o comunque manifestando poca empatia e sensibilitร , si fanno avanti per chiedergli i primi posti accanto a lui quando instaurerร il suo regno (che peraltro fraintendono).
Cosa vogliono? La gloria. Desiderano essere i piรน grandi, mettersi davanti agli altri. Non giudichiamoli velocemente. In fondo, tutti desideriamo realizzarci, essere โgrandiโ, realizzare cose belle. Nel cuore di ogni persona vi รจ un intimo desiderio di grandezza e che, mal orientato, diventa ambizione e sete di potere che puรฒ produrre molti danni.
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Servirsi degli altri, scavalcare o mettersi sotto i piedi gli altri, non riconoscerne il valore, non spendersi per la felicitร dellโaltroโฆ La falsa idea di gloria e la sete di potere sono allโorigine di tanti mali: perchรฉ le guerre, perchรฉ le rivalitร ? Perchรฉ ognuno vuol stare sopra lโaltro e avere in mano tutto. Anche nel mondo mafioso, qual รจ la cosa che piรน attrae? Non i soldi, ma il potere
I due fratelli del Vangelo cercano la gloria mondana, vana, passeggera. Pensano che โla gloriaโ sia quella dei โprimi postiโ, che il vero potere รจ stare sopra gli altri. In fondo, vedendo la reazione degli altri, lo pensavano un poโ tutti. Se ciรฒ รจ pericoloso nel mondo, tanto piรน รจ pernicioso nella comunitร credente. ยซGiร in 9,33-37 Marco aveva annotato la disputa fra i discepoli, lungo la strada per Cafarnao, su chi di loro fosse il piรน grande. Adesso la cosa รจ molto piรน allarmante: [โฆ] cercano di trattare direttamente con Gesรน i posti migliori, facendo lo sgambetto ai fratelli della comunitร .
Comportarsi cosรฌ รจ pugnalare al cuore la comunitร stessa, perchรฉ verosimilmente si creeranno rimostranze, rancori e gelosie, nasceranno delle rivalitร e dei contrasti, si provocheranno divisioniยป (E. Bianchi). Ecco perchรฉ Gesรน cerca di educare il cuore: Egli non risponde con un diniego ma va a cercare in quel desiderio storto, la matrice buona. In fondo ad ogni desiderio, anche torvo, cโรจ un desiderio di felicitร , di bellezza. In ogni desiderio umano, oltre ad una parte da โbuttare viaโ, ci puรฒ essere anche una piccolissima parte sana, da non perdere.
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Gesรน li accompagna a scoprire qual รจ la vera gloria, dove sta la vera grandezza: ยซVoi volete diventare primi? Chi vuol essere primo, si metta a servizio, si faccia schiavo degli altriยป. ร lโamore che ti dร valore, รจ il servizio la vera gloria, รจ il donarsi che ci fa grandi, รจ vivere liberi dal proprio egoismo che ci fa meravigliosi. Di contro, una vita senza servizio รจ una vita senza amore e una vita senza amore รจ una vita fallita.
Perciรฒ papa Francesco, volendoci scuotere, ha detto: ยซla grandezza di una persona si basa sempre su come serve la fragilitร dei suoi fratelli. Cari fratelli e sorelle: โChi non vive per servire, non serve per vivereโยป. Gesรน stesso ha delineato qual รจ il suo stile di vita, lo stile di vita del Figlio di Dio: ยซIl figlio dellโuomo รจ venuto per servire e dare la vita in riscatto per moltiยป. Tutta la sua vita รจ stata un mettersi a servizio della nostra vita, del nostro bene, della nostra salvezza.
Dio stesso, lโOnnipotente, รจ sceso fino al punto piรน basso e sulla croce ci ha mostrato la โvera potenzaโ: quella dellโamore, del dono di sรฉ, del perdono. Questo รจ Dio, questo รจ โlo stile di vita da Dioโ. ยซIn questo versetto, potremmo dire, si vince radicalmente quella paura di Dio. Ma di chi abbiamo paura? Di uno che viene a servirci e a dare la sua vita per noi.
Chi stanno seguendo Giacomo e Giovanni? Chi stiamo seguendo noi? La gloria di Gesรน รจ quella di venire, servire, dare la vita, la vita del Figlio, che ha ricevuto la vita e la dona. Dietro a questo cโรจ un abbandono al Padre che si fa poi abbandono nelle mani dei fratelli, ma solo chi si sa amato puรฒ fare questo, altrimenti passerร tutta la vita a cercare rassicurazioni, garanzie, sicurezze, per colmare quel vuoto che sembra incolmabileโฆ Spesso noi possiamo vivere le relazioni con le persone o con le cose, con la domanda: questo a cosa puรฒ servirmi, cioรจ lโinteresse. Che cosa mi puรฒ servire? Cosa me ne viene? E se non mi serve piรน? Abbandoniamo!
La domanda qui รจ uno sguardo sulla realtร che puรฒ dominare se non ci fidiamo. Non รจ lโunico sguardo possibile, perรฒ spesso รจ lo sguardo che ci guida. E cโรจ uno sguardo, invece, che รจ quello del Figlio dellโuomo, di piena gratuitร , di pieno disinteresseยป (p. Silvano Fausti).
Esaminiamoci seriamente, e chiediamoci: qual รจ la gloria che cerco? La vanagloria del mondo, che passa? O la vera gloria dellโamore, che rimane per sempre