Pace e bene, giunti ormai alla Pentecoste, chiediamo allo Spirito Santo di santificare e infervorare il nostro cuore, conducendoci ad una unione sempre più profonda con il Signore e tra noi…
Gv 15, 26-27; 16, 12-15 | Missionari della Via 334 kb 12 downloads
Quanta familiarità ho con lo Spirito Santo? Quanto è importante per me? …La Pentecoste è in un certo senso il fine della passione, morte e risurrezione di Gesù: lo Spirito Santo si effonde sulla Chiesa, sui credenti e vi prende dimora. La vita cristiana si configura così come vita nello Spirito, dunque mossa e animata dallo Spirito Santo, “potenziata” nella capacità di amare e progressivamente divinizzata.
Ovviamente, a seconda dell’apertura di cuore, della docilità alle sue mozioni e al lavoro su noi stessi. Sono molto belle, a tal proposito, le parole di San Giovanni Eudes: «Noi dobbiamo sviluppare continuamente in noi e, in fine, completare gli stati e i misteri di Gesù. Dobbiamo poi pregarlo che li porti lui stesso a compimento in noi e in tutta la sua Chiesa. Infatti i misteri di Gesù non hanno ancora raggiunto la loro totale perfezione e completezza.
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Essi sono certo completi e perfetti per quanto riguarda la persona di Gesù, non lo sono tuttavia ancora in noi che siamo sue membra, e nemmeno nella sua Chiesa, che è il suo corpo mistico. Il Figlio di Dio desidera una certa partecipazione e come un’estensione e continuazione in noi e in tutta la sua Chiesa del mistero della sua incarnazione, della sua nascita, della sua infanzia, della sua vita nascosta. Lo fa prendendo forma in noi, nascendo nelle nostre anime per mezzo dei santi sacramenti del battesimo e della divina eucaristia. Lo compie facendoci vivere di una vita spirituale e interiore che sia nascosta con lui in Dio».
Una parola che cogliamo dal Vangelo di oggi per descrivere l’opera dello Spirito Santo in noi è la “gradualità”. Gesù afferma «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità…».
Questo vale sul piano personale ed ecclesiale. Lo Spirito Santo aiuta gradualmente e crescere nella comprensione di Gesù, delle sue Parole, guidandoci sapientemente, senza forzare i tempi. Immaginiamo una persona che è al buio da tanto tempo. Se all’improvviso, in pieno giorno, si spalancassero porte e tapparelle, quella luce inizialmente non gioverebbe, ma accecherebbe. Sarebbe invece ben diverso se le tapparelle venissero aperte un po’ per volta.
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Così fa lo Spirito Santo: illumina un po’ per volta, senza porre sulle nostre spalle dei pesi che non possiamo portare. Pertanto, passo dopo passo ci farà comprendere meglio le parole di Gesù e ci farà penetrare nel mistero del suo Amore gratuito; un po’ per volta ci darà la grazia di comprendere la nostra vocazione; man mano ci aiuterà ad affrontare situazioni inattese, positive o dolorose.
D’altronde, se sapessimo tutto e molto prima, molte cose ci schiaccerebbero, ci paralizzerebbero. Invece, lo Spirito Santo con fare “materno” ci aiuta a crescere, perché ciascuno di noi possa raggiungere la piena maturità di Cristo. Non tutto in una volta, ma un passo dopo l’altro.