Missionari della Via – Commento alle letture di domenica 19 Febbraio 2023

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Pace e bene,
questa domenica lasciamoci condurre al cuore del Vangelo, l’amore al nemico…
Che il Signore ci dia di vivere il nostro ordinario secondo il suo amore straordinario!

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Il Vangelo di questa domenica riguarda un punto centrale e altissimo  della vita cristiana: l’amore per i nemici. E «anche se la sapienza umana  contesta Gesù e dice che amare i nemici è impossibile. Gesù contesta la  sapienza umana dicendoci: amatevi altrimenti vi distruggerete. Perché la  notte non si sconfigge con altra tenebra; l’odio non si batte con altro  odio» (p. Ermes Ronchi)  

Gesù sa benissimo che di amare i nemici non siamo capaci, per questo si  è fatto uomo. Grazie al suo amore, al suo Spirito in noi, noi possiamo  amare anche chi non ci ama, anche chi ci fa del male, con quella  consapevolezza che: «è Dio che per primo agisce in questo modo, è lui  che non ha nemici, che non maledice ma benedice tutti i suoi figli. È Dio  che non ci tratta da nemici, quando noi ci dichiariamo nemici suoi, che  non ci condanna come meriteremmo. Insomma gli ingrati e i malvagi di  cui parla il Vangelo non sono gli altri, siamo anzitutto noi. Solo se  riconosciamo e sperimentiamo questo amore e questa misericordia, per  grazia, possiamo provare a vivere da figli di un Padre così, amando anche  i nostri nemici!». 

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Gesù ci dice che se amiamo quelli che ci amano cosa facciamo di  straordinario? Noi siamo chiamati ad amare i nemici perché siamo  chiamati a fare qualcosa di straordinario! Come figli di Dio noi siamo  chiamati allo straordinario. Come possiamo annunciare il Vangelo in  modo credibile se non indichiamo una cosa straordinaria, fuori dalle  logiche di questo mondo? La nostra vita è una chiamata allo  straordinario! Gesù si appella alla nostra sete di grandezza. Malgrado le  nostre povertà e fragilità, noi sentiamo che siamo fatto per cose grandi,  per questo Gesù è venuto, per renderci capaci di farle! È Lui stesso a  mostrarci questi gradini di perfezione con dei verbi che odorano  d’amore!  

«Avete inteso che vi fu detto occhio per occhio e dente per dente ma io  vi dico di non opporvi al malvagio». Quando diciamo occhio per occhio,  diciamo che a ciascuno spetta il suo. Ad ogni danno corrisponda un  risarcimento equivalente. Ad esempio, se mi vengono rubati cento euro,  io ho diritto alla restituzione di cento euro. Noi invece quando ci rubano  cento vorremmo trecento! Comprendiamo dunque che la Scrittura  dell’Antico Testamento ha posto il limite della giustizia! Ma qui vi è l’oltre  di Gesù: vi dico non opporvi al malvagio, anzi se uno ti dà uno schiaffo  tu porgi l’altra guancia, e non per paura o debolezza ma per vincere il  male con il bene.

Essere violento come l’altro non è contemplato nel  vocabolario della mia vita. A chi mi strappa la veste non rifiuto neanche  la tunica, perché la mia ricchezza è il Signore. A chi mi costringe ad  accompagnarlo un miglio, cioè colui che mi chiede di fare un lavoro oltre  la misura massima in cui poteva essere richiesto ad uno schiavo, lo  accompagnerò per due miglia. A colui che mi chiede un prestito non  chiuderò il mio cuore e le mie tasche, anzi, non presterò, ma donerò.  «Questo testo è la vita di Cristo, noi rispondiamo agli altri o a Cristo? Se  rispondiamo alle mediocrità degli altri saremo mediocri come gli altri, se  rispondiamo come Cristo saremo altri Cristo! (d. Fabio Rosini). 

Dunque il mondo che vorresti inizia a costruirlo tu. «Sii tu il cambiamento  che vuoi vedere nel mondo» (Gandhi). 

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