Il commento alle letture di domenica 17 novembre 2019 a cura dei Missionari della Via.
Meditiamo la Parola
Qui sopra il video di un altro commento al Vangelo a cura di fra Umile.
Nel vangelo di oggi inizia il discorso di Gesù chiamato Discorso Apocalittico. “Per noi del XXI Secolo, il linguaggio apocalittico è strano e confuso. Ma per la gente povera e perseguitata delle comunità cristiane di quel tempo era la parola che tutti capivano ed il cui scopo principale era animare la fede e la speranza dei poveri e degli oppressi. Il linguaggio apocalittico è frutto della testimonianza di fede di questi poveri che, malgrado le persecuzioni, continuavano a credere che Dio stesse con loro e che continuasse ad essere il Signore della storia (ord. Carmelitano).
Gesù annunzia la fine del Tempio di Gerusalemme e, più in generale, di ogni cosa. I discepoli chiedono dei segni per capire quando tutto ciò sta per accadere. Gesù anzitutto invita a non farsi ingannare. Quante persone si sono presentati come “salvatori” o “santoni”, presentandosi come veggenti, pseudo-profeti, guaritori, illuminati… costoro, accecati dalla superbia, talvolta feriti da qualche patologia, facendo leva sulla fragilità degli altri e sulle loro paure, son stati capaci di raccogliere anche migliaia di persone, manipolandole mentalmente, finendo per farne smarrire tantissime con le loro menzogne tante anime, per poi passare, se non di scena, di certo da questo mondo con sorella morte, svelandone prima o poi gli imbrogli.
Ma questi personaggi non ci sono solo nella sfera religiosa. Quante volte nei momenti di crisi di un popolo è arrivato il dittatore di turno che ha promesso forza nazionale e sicurezza o si è assolutizzata un’ideologia politica, con risultati ovvi: dopo un inizio roboante, il crollo disastroso. Un crollo accompagnato spesso dalla sofferenza di molti. Dunque anzitutto il Signore ci invita a non farci imbrogliare, a non scambiare il vero Salvatore con i salvatori fasulli di questo mondo. Non dimentichiamolo: è Gesù il nostro vero e unico salvatore. I cristiani solo davanti a Dio piegano le ginocchia!
Poi il Signore ci invita a non essere catastrofisti: guerre e calamità è necessario che accadano, ma non è subito la fine. Cosa siamo chiamati a fare noi cristiani in questo tempo? Lo dice subito dopo: siamo chiamati a dare testimonianza di lui, della nostra fede. In un mondo dove tutto passa, dove ogni regno ha fine, dove i muri crollano, dove si lotta per un pezzo di terra in più, noi siamo chiamati a mostrare chi è la vera roccia della nostra vita, dov’è l’amore vero. Il Signore ci invita a saper cogliere persino nelle persecuzioni e nelle incomprensioni delle occasioni per annunciarlo e dargli testimonianza. Noi in genere quando soffriamo, siamo unicamente preoccupati di “salvare la pelle”. Il Signore invece ci dice: testimonia me!
Se qualcuno ti tratta male, ricordati di non rispondere al male col male, ma mostra un amore più grande. Se un familiare per ignoranza ti perseguita per la tua fede o vuol ostacolare il tuo cammino, non trattarlo male, ma cerca di aver pazienza con lui; se un amico o un collega ti prende in giro per la tua fede, prega per lui, rispondi come si deve e persevera, magari a suo tempo capirà… potremmo continuare l’elenco, ma ci fermiamo qui, ricordandoci semplicemente cosa siamo chiamati a fare: testimoniare Gesù, ognuno nella sua chiamata, nel suo contesto, nel posto dove Dio l’ha messo. Preghiamo dunque affinché tanti, anche attraverso di noi, possano incontrare lui!
Preghiamo la Parola
Signore, aiutaci a saper cogliere nelle difficoltà, delle occasioni per testimoniare te, che sei la Verità!
VERITA’: Vita interiore e sacramenti
Cerco di vivere in pienezza le mie giornate? Mi disperdo facilmente in mille perdite di tempo?
CARITA’: Testimonianza di vita
Cerco di accogliere le situazioni che si presentano nella vita, specie quelle dolorose, come preziose occasioni?
Letture della
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C
Prima Lettura
Sorgerà per voi il sole di giustizia.
Dal libro del profeta Malachìa
Ml 3,19-20a
Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno.
Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio.
Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 97 (98)
R. Il Signore giudicherà il mondo con giustizia.
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. R.
Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene a giudicare la terra. R.
Giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine. R.
Seconda Lettura
Chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
2 Ts 3,7-2
Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi.
Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità.
Parola di Dio
Vangelo
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,5-19
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore