Missionari della Via – Commento alle letture di domenica 10 Settembre 2023

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Pace e bene cari fratelli e sorelle, il Vangelo di questa domenica ci consegna due punti essenziali per crescere nella comunione: la correzione fraterna e il pregare insieme, uniti e concordi. Che il Signore ci doni la grazia di riscoprirli e viverli.

Il Vangelo di oggi ci parla di correzione fraterna. E noi siamo contenti  di ascoltare queste parole, perché pensiamo che abbiamo sempre  qualcosa da correggere agli altri che sbagliano con noi. Quando  parliamo di correzione fraterna, quasi sempre intendiamo quella che  facciamo noi agli altri e mai (o molto raramente) a quella che dovremmo  ricevere noi!

Infatti, la persona che “ha commesso una colpa” potrei  benissimo essere io, e il “correttore” essere un altro. Insomma, esiste  non solo il dovere di correggere chi sbaglia, ma anche il dovere di  lasciarsi correggere! Noi, invece, quando qualcuno ci corregge subito ci  indigniamo, perché superbi, e spesso finiamo per allontanare questa  persona perché scomoda, perché rimprovera le nostre azioni,  dimentichi che «chi trascura la correzione si smarrisce» (Pr 10,17). 

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Accogliere la correzione fraterna è segno di santità, di saggezza e di  grande umiltà. Riconoscere i propri errore permette di crescere, ma fa  anche crescere la considerazione la stima che hanno gli altri verso di  noi. È proprio riconoscendo i propri peccati umilmente si mostra la  saggezza. «Spesso giova assai, per meglio conservare l’umiltà, che gli  altri conoscano i nostri difetti e li riprendano.

Quando uno si umilia per  i suoi difetti, placa facilmente gli altri e dà soddisfazione a coloro che  gli sono ostili» (Imitazione di Cristo). Quando vedete una persona  ricevere una correzione e la sentite rispondere con semplicità: “Hai  ragione, grazie per avermelo fatto notare!”, inchinatevi: siete davanti a  un vero uomo o a una vera donna! Dunque «non alteriamoci e non  indigniamoci dunque quando qualcuno ci riprende se ci offendessimo  saremmo degli stolti.

La correzione ha lo scopo infatti di farci passare  dal male alla via della santità. Infatti a motivo del nostro orgoglio pur  facendo il male non ce ne avvediamo perché la vista del nostro spirito  è annebbiata dalle passioni» (autore del II secolo). Perciò, una volta  compreso il grande servizio che ci vien reso con la correzione, come  diceva S. Giovanni Bosco: «Se non avete un amico che vi corregga i  difetti, pagate un nemico che vi renda questo servizio!».

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Mt 18,15-20 – Missionari della Via 432 kb 3 downloads

Che posto ha la preghiera comune (e in comunione) nella mia vita? …

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