HomeVangelo della DomenicaMissionari della Via - Commento alle letture di domenica 10 Dicembre 2023

Missionari della Via – Commento alle letture di domenica 10 Dicembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mc 1, 1-8

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Pace e bene, questa domenica siamo chiamati a preparare la via del cuore; chiediamo la grazia al Signore di riconoscere ciò che non va e raddrizzarlo con il suo aiuto..

Del Vangelo di questa domenica vogliamo sottolineare due aspetti del  Battista: la sua missione e la sua umiltà. Giovanni Battista, come  profetizzato da Isaia, prepara la venuta del Signore e grida scuotendo i  cuori assopiti, ridestando le attese di pace e di felicità perdute o mai  trovate. Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Sta  venendo il più forte! Sì, è ora di svegliarsi dal sonno!

Prossimi ormai al  Natale, Giovanni Battista ci invita a preparare ciò che conta davvero: il  nostro cuore! Raddrizziamo dunque i sentieri di Dio, che spesso  distorciamo cercando di piegarli ai nostri sentieri, alle nostre idee. 

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Basta vivere una vita da padroni dove Dio non trova spazio ed è ridotto al  “prete” di turno che deve solo “benedire” ogni nostra richiesta. Basta  manipolare le vie di Dio mischiando verità e menzogna, piegando cose e  persone ai nostri interessi, vivendo nell’ipocrisia latente, nell’ingiustizia… 

Smettiamola di giocare in difesa, avendo paura di Dio, considerando la sua  volontà un fardello pesante! È ora di raddrizzare le sue vie, di scoprire la  meraviglia della vita nuova che Gesù ci ha portato! È ora di svegliarsi, il  Signore viene, il Signore è qui presente e non viene ora per giudicarci ma  per salvarci!  

Il secondo aspetto del Vangelo di oggi che vogliamo sottolineare è la  grande umiltà di Giovanni Battista! Egli è colui che si mette da parte, che  lascia andare i suoi discepoli indicando loro Gesù, l’Agnello che toglie i  peccati del mondo.

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Egli è colui che dice che Gesù è più grande di lui. È colui  che gioisce alla voce dello sposo che è Gesù. È colui che dice: «io devo  diminuire e Gesù deve crescere». È colui che dice che non è degno di  chinarsi per sciogliere il legaccio dei sandali di Gesù. Giovanni, essendo  considerato un gran profeta, poteva approfittare di ciò.

Non era forse una  grande tentazione quella di non mettersi da parte? E prendere ciò che non  era suo? Non parlare di Gesù ma di sé? Invece no, Giovanni è consapevole  del suo posto, della sua missione, e ciò lo porta a gioire di ciò che Dio  compie in Lui e di ciò che Dio Padre compie in Gesù.

Noi, invece, spesso  tendiamo ad appropriarci di ciò che non è nostro. Pur nella nostra  incapacità (accompagnata spesso da tanta superbia), ci innalziamo sugli  altri per dominarli, per schiacciarli, altro che chinarci per innalzarli, per  servirli!

Altro che miele selvatico e cavallette per nutrirci, altro che peli di cammello per vestirci, noi spesso somigliamo molto di più al ricco epulone  ben vestito, che mangia a dismisura ma che non si rende conto che il povero Lazzaro sta ai piedi della sua tavola elemosinando anche solo delle  briciole di pane per nutrirsi. Facciamo dunque un buon esame di coscienza  e domandiamoci a che punto siamo nel nostro cammino di fede!  

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Mc 1, 1-8 | Missionari della Via 276 kb 5 downloads

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