Giunto a Gerusalemme, Gesù è colpito dalla gente che si accalca per vendere e comprare animali per i sacrifici nel Tempio. C’erano anche i cambiamonete, con tutti i loro trucchi per “fare la cresta” e guadagnare nel cambio (dalla monetaromana alla moneta più sacra utilizzata solamente nel luogo del culto).
Gesù vede tutto questo e disapprova, compie così il gesto profetico di buttare a terra tutto. I Giudei gli chiedono come si permette di fare così, come se il Tempio fosse suo! Gesù mostra di conoscere bene le cose della casa di Dio: “Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!”. L’idea entrata nel Tempio è quella del mercato: si chiede qualcosa a Dio nella preghiera, in cambio di qualcos’altro…
Ma nonè questo il modo di vivere la relazione con Dio (relazione sacra, di amore e rispetto, dove non si usa il denaro bensì si cerca Dio perché Lui è l’Amore, il Perdono). Quella gente aveva permesso alle regole del mercato di entrare nel luogo più sacro. Le regole del mercato dicono che il denaro vale più della vita. Gesù con quel gesto vuole insegnarci che Tempio di Dio è l’uomo: non è mai permesso umiliarlo sotto le leggi dell’economia, vendendo la sua dignità magari per fare carriera.
Una persona, anche unasola, vale più di tutto l’universo! Dio ci affida oggi la vita dei fratelli, come cosa sacra: ci crediamo? Ci impegniamo a vivere per Dio e per i fratelli, e non per le cose?
Commento a cura di don Valerio Bersano – Segretario Nazionale Missio Ragazzi
FONTE: Missio Italia