Quella che ascoltiamo oggi è la storia del popolo eletto,che uccideva i profeti inviati da Dio per non seguire la sua proposta di alleanza ed infine uccise Gesù. Una storia di infedeltà e di non amore, che parrebbe incredibile, se non avessimo a disposizione la testimonianza storica di tale comportamento del popolo eletto, quella che si legge nell’Antico Testamento.
Possiamo anche noi ritrovare punti comuni nel comportamento di chi avverte fastidio verso la Chiesa quando, ad esempio, denuncia ingiustizie, peccati contro il creato o egoismi verso i più poveri fragli impoveriti dall’egoismo dei popoli ricchi dell’occidente, come sono gli immigrati, che tentano di abbandonare la loro terra per una vita più dignitosa. La comunità è percepita talvolta come una vigna difficile e meravigliosa da coltivare.
C’è da direche qualche volta trova nei pastori stessi, che dovrebbero averne cura, peccato e miserie. Poi vi sono difficoltà e persecuzioni, basti pensare all’uccisione di tanti missionari, o anche solo alle incomprensioni o alle critiche, non sempre oneste, verso ipastori. Conosciamo tutti, soprattutto oggi, la difficoltà di lavorare nella vigna del Signore. Se un tempo la Chiesa era percepita da tante famiglie come comunità a cui si apparteneva con impegno e gioia, oggi tutto questo è snobbato da tanti cristiani che, non solo non si ritrovano per l’Eucarestia, ma vivono come se la ‘loro vigna’ fosse un ‘accessorio’, di cui si può assolutamente fare a meno in questo mondo.
Sì, è davvero faticoso lavorare in questa vigna…. ma anche entusiasmante! Non possiamo dimenticare i tanti fratelli che sfidano la morte per riunirsi in preghiera, in Cina e in tante altre parti del mondo, dove per loro, cristiani, la vita non è davvero facile.
Sono questi fratelli, che soffrono per vivere la fede in Gesù, che ci insegnano ad amare di più la nostra Chiesa. Guardando a loro dovremmo, tutte le volte che ci troviamo assieme, come la domenica, saper rinvigorire la consapevolezza di essere noi la vigna del Signore, che accoglie la salvezza donata dal Signore Gesù.
Commento a cura di don Valerio Bersano – Segretario Nazionale Missio Ragazzi
FONTE: Missio Italia