Questa domenica il Vangelo ci presenta Gesù che abita in Cafarnao ed entra nella sinagoga in giorno di sabato (il giorno festivo per gli Ebrei). Cafarnao è un luogo vivace, dove circola un sacco di gente (grazie all’attività vivace legata alla pesca).
Gesù parte proprio da qui per far circolare le idee nuove che vuole diffondere. Ma il parlare di Gesù è diverso da scribi e farisei e la gente se ne accorge. Gesù ha autorità perché non è mai contro l’uomo, ma sempre in suo favore. Per autorevolezza si intende la persona che è credibile, che dice ciò che è ed è ciò che dice.
C’è qui una lezione per tutti: se non vogliamo essere persone che nessuno ascolta, cristiani/testimoni che non convincono, è importante dire il Vangelo, oltretutto spesso i testimoni silenziosi sono i più efficaci ed autorevoli. Quel giorno in sinagoga c’è una persona che vive male, che ha uno spirito che divide e mette paura. Costui grida: “che c’è fra noi e te Gesù di Nazareth? Sei venuto a rovinarci?”
Sì, Gesù è venuto a rovinare tutto ciò che rovina l’uomo e chiede oggi a tutti di noi di schierarci a favore della comunione, della fraternità veramente vissuta, ecco perché abbiamo pregato e sempre dobbiamo lavorare per l’unità fra i cristiani. Siamo operatori di pace? Gesù pronuncia due sole parole: “taci, esci da lui”. Siamo discepoli della Parola?
Chiediamo di essere portatori di parole e gesti di perdono e mai di divisione.
Commento a cura di don Valerio Bersano – Segretario Nazionale Missio Ragazzi
FONTE: Missio Italia