Gesù risorto è il Buon pastore, il ‘bel’ pastore in senso esemplare: è il capo, la guida del popolo (Infatti, nell’antichità, il titolo di pastore veniva dato al personaggio più importante di un popolo). Sopravvive anche oggi questo titolo, ma si usa sempre di meno (nella chiesa si usa per indicare chi ha grandi responsabilità).
Gesù dice di sé: “Io do la vita, la offro” come la vite che, mediante i tralci, trasmette la linfa e da cui crescono grappoli squisiti di uva! Gesù oggi ci ripete: vi consegno il mio modo di amare e dilottare. Con me, con la mia forza, potrete battere coloro che amano la morte e fanno male, come il lupo che minaccia le pecore e provoca paura in tutti.
Anche oggi ci sono “lupi” cioè pericoli che vogliono rovinare la vita ma, ha promesso Gesù, “non vinceranno”, perché la bontà ed il coraggio di chi crede nel Vangelo e ascolta la voce del Pastore, saranno più forte di tutto e di tutti.
Commento a cura di don Valerio Bersano – Segretario Nazionale Missio Ragazzi
FONTE: Missio Italia