Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di domenica 9 Ottobre 2022 per ragazzi

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La pagina di vangelo è sempre una lieta notizia, un dono che guarisce la fiducia stanca di chi dice: “si è sempre fatto così” … In verità non è cristiano chi vive il rapporto con Gesù come un peso, come un dovere. Non si ama per obbligo, ma per scelta! Dieci lebbrosi, resi un gruppo dalla malattia e dalla sofferenza di vivere isolati, gridano verso Gesù: “Gesù, maestro, abbi pietà di noi!”

E Lui appena li vede, spinto dalla fretta di chi vuole bene, afferma: “andate dai sacerdoti e mostrate loro che siete guariti!” Ma quei dieci sono ancora malati! Se si incamminano è perché davvero si lasciano sorprendere, la loro fede è viva come quella dei profeti che amano e credono nella Parola di Dio, prima ancora della sua realizzazione.

Ecco la gioia del Vangelo: c’è una richiesta di pietà e arriva una risposta di misericordia, di Amore, che guarisce anche il male più grande! Sapranno le nostre parrocchie annunciare un Dio così? Dio è qui, è con noi, è anche nelle piaghe dei dieci lebbrosi. “Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce”: che canto intoniamo nella domenica che ci vede riuniti?

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È un canto di vita e gratitudine la nostra preghiera insieme? Uno solo torna indietro. Eppure, anche gli altri nove che non tornano hanno avuto fede nelle parole di Gesù. Dove sta la differenza? Il samaritano salvato ha qualcosa in più dei nove guariti. Non si accontenta del dono, lui cerca il Donatore. Gesù ci fa vedere la differenza: “Nessuno si è trovato che tornasse a rendere gloria a Dio all’infuori di questo straniero?”

La differenza è nascosta nella capacità di dire grazie, anzi di avere sempre gratitudine per tutto ciò che riceviamo dall’amore. Una cosa è essere guariti, ma molto diverso è riconoscere di essere salvati. I nove guariti trovano la salute; l’unico salvato trova il Dio che fa fiorire la vita in tutte le sue forme, e la cui gloria è l’uomo vivente! Siamo capaci di comprendere la differenza tra questi ex lebbrosi?

Se sì, forse oggi veniamo sanati profondamente pure noi, come lo straniero del vangelo e, come lui, anche per noi non è più straniero il Dio di Gesù!

FONTE: Missio Italia

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