Otto giorni dopo Pasqua, Gesù riappare ai discepoli, ma le porte sono nuovamente chiuse, come otto giorni prima. Come mai? Non dovrebbero essere aperte, anzi spalancate, per la gioia incontenibile degli apostoli?
Nonostante l’incontro con Gesù, non sembrano esserci segnali di risurrezione nel cuore degli undici! Serviranno le settimane che portano alla Pentecoste, nuove apparizioni del Risorto e le sue spiegazioni pazienti.
Così per noi: sono utili queste settimane pasquali per far maturare la fede. A questa seconda apparizione c’è anche Tommaso, che vede e riconosce il corpo risorto di Gesù, ferito dalla crocifissione.
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La fede passa attraverso i segni della crocifissione, segni di dolore che però guariscono la fede, lenta e spenta. Gesù non vuole solo mostrarsi vivo, ma chiede ai discepoli di curare le ferite nella vita dei fratelli e sorelle, nella comunità-Chiesa, che per questo si può considerare e chiamare il “corpo del Signore”.
Portare a tutti l’annuncio della risurrezione deve impegnare la misericordia, l’attenzione ai fratelli, l’amore per i più fragili e vulnerabili. Ci serva per vivere oggi la fede pasquale: questa è la missione dei cristiani, portare a tutti la guarigione di Gesù!
FONTE: Missio Italia
Commento a cura di don Valerio Bersano Segretario Nazionale Missio Ragazzi.
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