Gesù esprime dure parole nei confronti dei capi religiosi, di quelli cioè che si fissano nell’apparire come persone molto devote, anche se c’è ben poco di religioso nelle loro intenzioni. Qual è il loro limite?
Fanno gesti religiosi ma non sono persone di fede, fanno di tutto perché si sentono primi sulla piazza, nella sinagoga e nella vita… In questa domenica il vangelo brucia le labbra di tutti coloro “che dicono e non fanno”, magari credenti, ma non credibili.
Esame duro quello della Parola di Dio, che coinvolge tutti: infatti nessuno può dirsi esente dall’incoerenza tra il dire e il fare. Gesù parla ai suoi discepoli e dice: Non fate così, voi! Imparate a fare diversamente, guardate pure queste persone che si tengono strette il titolo di guide, come il titolo di monsignore… no!
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Noi siamo tutti fratelli e una sola guida deve esserci fra noi: Gesù è la nostra sola guida, a lui solo guardiamo! Se questa domenica il Vangelo ci avverte di mantenerci attenti davanti al pericolo dell’incoerenza è perché tutti possiamo apparire e non vivere da discepoli!
Siamo troppo preoccupati della nostra immagine? Possiamo sentirci “fuori pericolo” davanti a questi richiami?
FONTE: Missio Italia
Commento a cura di don Valerio Bersano Segretario Nazionale Missio Ragazzi.
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