Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di domenica 4 Dicembre 2022 per ragazzi

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Il Vangelo è per tutti, giudei e pagani, quindi: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!» vale per tutti. Questa espressione viene citata ben tre volte nel brano evangelico di questa seconda domenica d’avvento. Sono parole che proclama Giovanni il Battista, che annuncia lo stesso Gesù all’inizio della sua missione e sono le primissime parole che dovranno predicare i discepoli quando saranno inviati in missione.

Il messaggio evangelico è un “annuncio”, un grido di gioia, perché viene il Regno di Dio. Ma cos’è questo “Regno di Dio”? Cosa vuol dire o fare di concreto? Nella sua semplicissima struttura, questo annuncio è composto da un imperativo (convertitevi) e da un indicativo (il regno dei cieli è vicino).

Quindi, un’esortazione e un’affermazione, un comportamento e un evento. Tutto questo è preceduto dall’iniziativa di Dio, poi viene la nostra risposta; prima l’avvenimento, poi il comportamento; prima il dono, poi l’impegno di vivere con questo dono. L’Avvento, come già sappiamo, è un periodo di conversione, attraverso un avvicinamento progressivo, fino all’evento del 25 dicembre. Ma in questo periodo di attesa operosa, cosa possiamo fare come famiglia, come singoli e come comunità?

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Siamo più preoccupati dell’immagine di noi stessi o dell’impegno ad essere più uniti fra noi? Sappiamo che dobbiamo impegnarci con fiducia e anche con fantasia e non come una routine.

Dobbiamo mettere in campo anche la coerenza di ogni giorno nell’agire e il Battista fa da apripista a questo atteggiamento con il bellissimo testo evangelico di Matteo: “Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare nel fiume Giordano”.

Tanti cercavano di incontrare Giovanni per ascoltare il suo invito. Chiediamoci: come singolo, come famiglia, come comunità: sappiamo rendere l’attesa operosa, con gesti concreti di carità verso chiunque incontriamo?

FONTE: Missio Italia
Commento a cura di don Valerio Bersano Segretario Nazionale Missio Ragazzi.

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