Per noi il racconto รจ bello e quasi poetico, ma per gli ascoltatori di Gesรน richiamava la vita dura dei tanti poveri pastori, sempre in movimento per cercare erba fresca e acqua per le greggi. A sera, i pastori erano soliti condurre il loro gregge in un recinto per la notte, un solo recinto serviva per diversi greggi.
Al mattino, ciascun pastore gridava il suo richiamo e le sue pecore, riconoscendone la voce, lo seguivano. Qui Gesรน chiama le sue pecore, ciascuna per nome. Quale pastore conosce per nome tutte le pecore del suo gregge e le chiama a sรฉ a una a una? Per Gesรน le pecore hanno ciascuna un nome, cioรจ ognuna รจ unica, irripetibile. E le conduce fuori. Anzi: le spinge fuori. Non un Dio dei recinti, ma uno che apre spazi piรน grandi, pastore di libertร e non di paure, che spinge a un coraggioso viaggio fuori dagli ovili e dai rifugi.
Non dunque un pastore alle spalle, che grida o agita il bastone, ma uno che precede e convince, con il suo andare tranquillo che indica la strada sicura. Le pecore ascoltano la sua voce e lo seguono. Basta la voce, non servono ordini, perchรฉ si fidano e si affidano. Lo seguono per vivere, per non morire, Gesรน non รจ un ladro, ma uno che dona futuro. โIo sono la portaโ: non un muro, o un vecchio recinto.
Cristo รจ porta aperta, buco nella rete, passaggio, attraverso cui va e viene la vita di Dio. โSono venuto perchรฉ abbiano la vita, in abbondanzaโ. Questo รจ il Vangelo che mi allontana dalla paura, che mi dona vita, umanitร piena, futuro; e crea in noi il desiderio di una vita piรน grande, vita eterna perchรฉ donata dallโEterno, dove vivi cose che meritano di non morire mai.
FONTE: Missio Italia
Commento a cura di don Valerio Bersano Segretario Nazionale Missio Ragazzi.
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