La Parola di Dio ci aiuta a vivere il cammino verso la Pasqua: per seguire Gesù occorre
disponibilità a mettere in discussione quasi tutto e a vivere non solo di apparenza!
Come tutti gli Ebrei, Gesù sale al Tempio di Gerusalemme, luogo della preghiera, delle offerte secondo la religiosità, ma incontra un triste spettacolo: il commercio e la sete di denaro avevano reso anche questo luogo, sacro per la fede religiosa, un incrocio di traffici e mercanteggiamenti.
Il gesto che Gesù compie è ricordato da tutti, ma noi vogliamo comprenderlo bene ed in profondità. Cosa ci sta dicendo Gesù scacciando i mercanti dal Tempio? È l’amore per Suo Padre che lo spinge a gridare: «Non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
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Gesù ci insegna a vivere il nostro rapporto con Dio con amore e lealtà: se amo Dio non posso vivere nel male, in qualunque delle sue forme si presenti! Succede quando continuiamo ad avere il cuore legato a tante piccole “divinità” come il denaro, o alla nostra ‘immagine’. I Giudei allora gli chiedono: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
Gesù non offre segni immediati, ma anticipa il segno della sua risurrezione: «Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gesù parlava del Tempio del suo Corpo, perché Gesù è il Tempio di Dio cioè il “luogo” della presenza di Dio sulla terra.
Oggi Gesù ci ricorda di non attaccare il cuore a chi non lo merita, di non legarci a persone che non ci aiutano a crescere, ma che piuttosto ci tolgono la capacità di amare tutti e di agire nella pace. Lasciamoci guidare da Gesù, perché ci possa rinnovare, con l’unico segno che davvero vale, cioè con il segno del Suo Perdono.
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FONTE: Missio Italia
Commento a cura di don Valerio Bersano Segretario Nazionale Missio Ragazzi.
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