Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di domenica 26 Febbraio 2023 per ragazzi

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Oggi, prima domenica di Quaresima, inizia il cammino che ci condurrà a celebrare la Pasqua di Risurrezione. È così importante vivere questo tempo che sin dai primi passi della Chiesa, i cristiani si sono sforzati di tornare alle origini e vivere così il proprio battesimo. Per alcuni queste settimane sono davvero l’inizio della loro vita cristiana e nella sera prima di Pasqua riceveranno il Battesimo. Iniziamo dal racconto delle tentazioni affrontate da Gesù.

Perché Gesù deve essere tentato? Questa pagina parla a tutti: anche noi abbiamo tentazioni da affrontare e possiamo capire che, se Gesù ci ha mostrato come affrontarle dandoci anche la forza per vincerle, possiamo farcela anche oggi. Noi sappiamo se siamo veramente liberi solo dopo essere stati tentati. “Tentato” vuol dire sia “mettere in difficoltà” ma anche “avere certezze”! Noi infatti abbiamo certezze se ciò che riteniamo ‘certo’ è stato provato! Quando vedi che sei capace di vivere la pace? Forse quando va tutto bene?

No, comprendi se sei persona di pace quando, aggredito, non rispondi con ira! Quando comprendi di essere generoso? Quando dai del superfluo di ciò che hai? No, comprendi di essere generoso se dai qualcosa che ti costa donare! Un buon primo esame di coscienza è quello di domandarsi: come affronto le prove che la vita mi mette davanti?

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Nella prima tentazione è scritto che Gesù dopo aver digiunato ebbe fame. A volte usiamo dire: ho una fame che non ci vedo! Anche se qui si parla di “pietre che possono diventare pane” si possono intendere davvero tante cose: è voler “trasformare” le cose a nostro piacimento, è rendere commestibile ciò che commestibile non è. Cercare la vita dove non c’è. Non tutto quello che ci piace è lecito! Dunque cosa mangiare? Gesù non dice “no, non mangio”, ma risponde dicendo “non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio”. Dunque no alle pietre, sì al pane per tenere il corpo in piedi, ma soprattutto sì alla Parola di Dio.

La seconda tentazione è invece tentare Dio con le nostre azioni, fare tutto ciò che ci passa per la testa, vivere sempre al limite, pensando sempre che Dio ci venga a salvare da tutte le sciocchezze che combiniamo (gèttati dal pinnacolo del Tempio!), col rischio poi che ce la prendiamo con Dio quando le cose vanno male, per la nostra imprudenza.

La terza tentazione viene dal “potere”: tentazione questa molto diffusa. Spesso desiderare il potere ci guasta come persone e non viviamo più come figli di Dio, ma figli del potere. Ci prostriamo, ma non a Dio, non al bene ma al male! Più andiamo su col potere e più andiamo giù come persone, incapaci di vivere la fratellanza. Esercitiamo il potere, ma non la carità. Chiediamo all’inizio di questo “momento forte” che è la quaresima di saper distinguere ciò che veramente vale e per cosa davvero lottare.

FONTE: Missio Italia
Commento a cura di don Valerio Bersano Segretario Nazionale Missio Ragazzi.

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