Dopo la moltiplicazione dei pani, Gesù continua il suo discorso. In un primo momento parla di attrazione. Il Padre attrae: “Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato”.
C’è un movimento attrattivo che porta il cuore dell’uomo verso Gesù. Il Maestro rivela però un’altro dato importante: “Io sono il Pane della vita”. Spiega e riprende il discorso dicendo che quel pane è un dono celeste per un fine celeste, infatti chi lo mangia vivrà in eterno. Pane vivo e vita eterna ci fanno entrare nel cuore del mistero eucaristico.
L’alimento della vita è Gesù stesso. È fondamentale lasciarci istruire da Lui per giungere alla vera vita. Docilità nell’ascoltarlo è quello che ci viene chiesto. Impariamo a vivere in Lui, crediamo e abbandoniamoci totalmente a Gesù, pane di vita.
Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.