Oggi troviamo un Gesù esultante, rende lode al Padre che ha compiuto una scelta preferenziale nei confronti dei piccoli. “Ti rendo lode Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose hai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Gesù vuole che impariamo ad essere piccoli. I piccoli sono ricchi di docilità, fiducia, amore incondizionato. Torniamo ad essere “piccoli” per lasciarci guidare con fiducia. Certo, i momenti di prova e di sofferenza non mancheranno, per questo ci dice “Venite dietro a me voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro”.
Anche in questo periodo di prova cerchiamo di trovare ristoro in Lui. Torniamo piccoli e amiamo. Alla radice dell’amore c’è l’umiltà, l’umiltà di non guardare a se stessi ma all’altro. Liberiamo l’amore dal nostro “io”, torniamo all’essenziale del cristianesimo e se ci facciamo piccoli nell’umiltà del cuore e della vita saremo un giorno grandi nel regno del Padre.
Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.