Anche oggi continua il colloquio in notturna tra Gesù e Nicodemo. Non dimentichiamo che lui era andato da Gesù spontaneamente, non era stato inviato da altri “per metterlo alla prova”, come spesso abbiamo sentito in altri episodi con i farisei.
Il problema di Nicodemo è ancora la sua difficoltà a comprendere come si possa “rinascere dall’alto”. Ecco che Gesù approfondisce ulteriormente la posta in gioco dell’incontrare e lasciarsi veramente incontrare dal Signore.
È Lui la nostra “bussola”, è Lui la nostra meta. L’esempio di Nicodemo ci aiuta a non temere di interrogare, di chiedere per dare un di più alla nostra esistenza. Se il primo passo è “rinascere”, il secondo è credere.
Credere in colui che è disceso dal cielo e risorto da morte. Orienta Signore i nostri passi, sii la luce al nostro cammino. Vogliamo incontrarti e lasciarci plasmare dal Tuo amore.
Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.