Dopo il discorso sull’amore (quello vero), oggi Gesù ci mette in guardia e ci parla di odio. La vita del discepolo non è tutta rose e fiori, l’oggetto principale dell’odio è Cristo e, per causa sua, anche i discepoli.
Cristo è l’amore incarnato, questo amore però è ricambiato con l’odio. Gesù non utilizza parole dolci e smielate, dice proprio ciò che accadrà a coloro che decidono di seguirlo e di rimanere nel Suo amore. Si! Non dobbiamo farci illusioni, non saremo sempre accolti a braccia aperte, ma non dobbiamo aver paura: “Se il mondo vi odia, sappiate che prima ha odiato me!”.
Noi che abbiamo avuto la grazia di “incontrare” Gesù e di rimanere affascinati da Lui, dal suo amore, non possiamo più vivere come se niente fosse accaduto, a qualunque costo… odio in primis!
Quando la nostra vita verrà rigettata e odiata perché amiamo e seguiamo il Signore, non disperiamo… riaccendiamo in noi il momento dell’incontro con Lui, il Sommo Bene, e tutto il buio si cambierà in luce!
Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.