I due discepoli ritornati da Emmaus raccontano agli altri del meraviglioso incontro e di come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane.
Ed è in quel momento che il Risorto visita di nuovo le loro vite e si presenta con il suo saluto: “Pace a voi!”. La grande emozione dei presenti davanti al Crocifisso risorto viene sciolta in una parola: “Pace!”.
Questo non è un saluto qualsiasi ma il primo dono del Risorto. Ecco che di fronte a Gesù che si fa riconoscere, che fa cambiare la loro tristezza in gioia perenne, la paura si trasforma. Gesù capisce la loro difficoltà e il loro stupore e conferma la sua presenza reale chiedendo loro da mangiare.
Lasciamo il nostro cuore aperto alla visita del Risorto. Lasciamo che dica alla nostra vita a volte “incredula”, “Sono proprio io! Non avere paura”.
Maestro buono, vieni a visitarci! Trasforma la nostra vita (spesso cupa, triste) in un canto di gioia.
Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.