Dopo l’immagine del pastore e delle pecore, oggi Gesù ci mostra un’altra immagine proveniente dal mondo contadino, quella della vite e dei tralci. Lui è la vera vite e noi siamo i tralci, similitudine che ci indica come noi con tutte le nostre forze dobbiamo rimanere ancorati a Lui, per ricevere la linfa vitale che è grazia.
Certo, molte volte la tentazione di fare da soli, di salvarci da soli, di stare in piedi da soli ci assale, ma non dobbiamo arrenderci, non dobbiamo mollare la vera vite, Cristo. Arriverà anche il momento della potatura, ma non dimentichiamo che si pota affinché la pianta porti più frutto, si pota al fine di rafforzare il tralcio affinché i frutti siano molti.
Restare con Lui allora ci porta a ricevere la sua stessa linfa, quella linfa senza la quale non possiamo fare nulla. Vite, tralci, linfa… immagini umili, fragili, con queste immagini il Maestro vuole che noi ci guardiamo dentro. Santa Teresa di Gesù Bambino diceva che la cosa più grande che il Signore le aveva fatto era l’averle mostrato la sua piccolezza e la sua impotenza.
Abbandoniamoci a Lui, restiamo attaccati alla vera vite e quella linfa sarà Grazia per la nostra vita!
Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.