Anche oggi Gesù tocca con la sua consolazione il nostro cuore. “Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore”.
Il Maestro in questi giorni sta pronunciando il suo “testamento”, ma la cosa più importante è il lascito della sua eredità, “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi”. Normalmente la pace è assenza di guerra, di conflitti, in questo caso la pace che ci dona Gesù è un lascito che ci serve per la vita.
Donandoci la pace, il Maestro ci dona tutto, ci fa il dono della completezza. La pace che dona ai suoi e che oggi dona anche a noi è la sua, cioè quella che lui stesso possedeva. Quando non c’è pace, c’è paura… paura di una poca fede, paura di guardare poco a Lui e guardare troppo a noi.
Fissiamolo in silenzio, quel silenzio che può essere pace o angoscia. Ma se ci fidiamo e affidiamo a Lui che è carità, pazienza, bellezza e pace, i turbamenti del cuore cesseranno e le nostre angosce si trasformeranno in un canto di ringraziamento.
Tu Padre santo sei tutto!
Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.