Michele Pellegrino – Padre della Chiesa padre della città

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Padre Michele Pellegrino, già docente universitario di letteratura cristiana antica, fu chiamato da Paolo VI a guidare l’arcidiocesi di Torino a cavallo degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, uno dei periodi più travagliati della storia recente, segnato dall’immediato post-concilio e dalle lotte studentesche e operaie.
A offrire il profilo di questo pastore straordinario – a 25 anni dalla morte e a 40 dalla lettera pastorale Camminare insieme – sono tre testimoni che hanno vissuto quell’epoca ruggente da giovani, diventati, col passare degli anni e in ambiti diversi, punti di riferimento a livello nazionale, chi nel campo della spiritualità e della vita monastica (Enzo Bianchi), chi nella lotta contro le nuove povertà e la mafia (don Luigi Ciotti), chi nel richiamare i giovani all’impegno per la pace e la solidarietà (Ernesto Olivero). Si tratta di figure carismatiche assai diverse per sensibilità, cultura e ambiti di competenza, accomunate tuttavia dall’aver incontrato un Padre che li ha riconosciuti e confermati nei propri ideali giovanili.
A distanza di anni, a fronte di ciò che oggi rappresentano per la Chiesa e la società, essi fanno memoria di quel vescovo che ha accompagnato e sorretto il loro “stato nascente”.

 

Sommario

Prefazione (F. Garelli). I. PADRE MICHELE PELLEGRINO (E. Bianchi). 1. Michele Pellegrino, un cristiano. 2. Michele Pellegrino, uomo delle fonti. 3. Pellegrino, il vescovo del concilio. 4. Il vescovo in mezzo al suo popolo. II. PELLEGRINO, UN VESCOVO PROSSIMO ALLA SUA CITTÀ (L. Ciotti). Premessa. 1. Dalla «cattedra» alla Strada. 2. Il potere dei segni. 3. Autorevole e Maestro, ma sempre «accanto». Disposto ad ascoltare e a imparare. 4. Dalla parte di chi ancora vuole imparare. Conclusione. III. «IL PADRE», UN UOMO DI DIO (E. Olivero). 1. Il primo incontro. 2. Vicino nell’impegno. 3. Gli anni della sofferenza. 4. All’ombra del Padre.

Note sugli autori

ENZO BIANCHI, priore della Comunità monastica di Bose, ha insegnato teologia biblica alla facoltà di filosofia dell’Università San Raffaele di Milano e collabora con La Stampa, La Repubblica, Avvenire e Jesus. Tra i suoi testi, che coniugano spiritualità cristiana e cammini di umanizzazione, ricordiamo i più recenti: Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali, San Paolo, Cinisello Balsamo 2011; Perché avete paura? Una lettura del Vangelo di Marco, Mondadori, Milano 2011; Le vie della felicità. Gesù e le beatitudini, BUR, Milano 2011.

LUIGI CIOTTI viene ordinato sacerdote nel 1972 a Torino dal card. Pellegrino, che gli affida come parrocchia la «strada». Fondatore del Gruppo Abele e del mensile Narcomafie, contribuisce alla nascita del Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza (CNCA). Nel 1995 fonda Libera, contro la mafia e ogni forma d’ingiustizia, illegalità e malaffare. Tra le sue ultime pubblicazioni Chi ha paura delle mele marce?, SEI, Torino 2009 e La speranza non è in vendita, Edizioni Gruppo Abele, Torino – Giunti, Firenze 2011.

ERNESTO OLIVERO, sposato e padre di tre figli, ex bancario, da sempre impegnato al fianco di poveri ed emarginati, ha fondato nel 1964 a Torino il Sermig (Servizio Missionario Giovani), ora diffuso in molti paesi del mondo. Al suo interno ha dato vita alla Fraternità della speranza: monaci e monache, giovani e famiglie che si dedicano a tempo pieno al servizio dei bisognosi. È autore di numerosi libri, tra cui Per una Chiesa scalza, Priuli & Verlucca, Scarmagno 2010.

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