Cari fratelli e sorelle,
รจ ancora Natale! Duemila anni fa un angelo apparve ad annunciare una grande gioia ai poveri pastori di Betlemme. La notte si accese di luce, mentre gli angeli annunciavano in cielo la gloria di Dio, e in terra la pace degli uomini che credono allโamore.
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La durezza della storia che viviamo cerca di inchiodarci una corazza di ferro sul cuore, per soffocare la vita. Ma come resistere alla provocazione di credere che lโannuncio sia vero, che davvero Dio sia entrato nel mondo, che esista una speranza anche per noi? E come i pastori corsero nella notte verso la grotta, cosรฌ anche noi, a dispetto di tutto, diventiamo cercatori di gioia. Ci manca forse la ruvida semplicitร dei pastori, ma lโansia del cuore e il bisogno di luce sono gli stessi. Anche a noi รจ stato annunciato lโevento che cambia la storia. Anche noi dobbiamo andare fino a Betlemme, per trovare risposta ai problemi che ci stracciano lโanima.
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I tormenti che oggi angustiano piรน brutalmente la societร sono di ordine economico. Tutti allโimprovviso siamo minacciati da un vento dโinsicurezza, che scuote dalle fondamenta ogni illusione di autosufficienza. La societร materialista scopre con sgomento le sue fragilitร piรน profonde. Essere poveri, o poterlo diventare, diventa per tutti una possibilitร reale. Ma questo รจ solo il segno esteriore di una povertร piรน profonda, che affligge lโanima. Anche noi ci scopriamo pastori nella notte.
Per i frati francescani che vivono in Terra Santa il pellegrinaggio a Betlemme, nella notte di Natale, รจ una tradizione carissima e preziosa. Ma questโanno, piรน che mai, siamo certi di non essere soli a cercare il Bambino. Ci saranno con noi tanti pellegrini, che insieme ai cristiani di Betlemme e della Terra Santa, si uniranno alle nostre liturgie. Per tutti risuona la voce dei pastori, che invita al cammino: โAndiamo fino a Betlemme!โ. E sono sicuro che una folla infinita di pellegrini invisibili, nelle misteriose vie dello spirito, si metterร in cammino con noi, per cercare la gioia. Insieme troveremo quel Bambino indifeso che, nel freddo della grotta, non ha paura di essere povero, perchรฉ ci porta lโamore di Dio.
A Natale, proprio da questa Terra Santa sofferente e lacerata, risuona il messaggio che puรฒ rinnovare il mondo. Venite tutti a Betlemme, con il cuore semplice, e lโincontro con il Bambino Gesรน cancellerร ogni paura. Cโรจ ancora speranza per tutti!
Da Betlemme lโaugurio fraterno di un Santo Natale!
fra Pierbattista Pizzaballa ofm
Custode di Terra Santa