I Vescovi del Mediterraneo si sono riuniti per la seconda volta, dopo Bari, a Firenze raccogliendo lโ€™aspirazione e il coraggio di La Pira nellโ€™operare per la pace e lโ€™unitร  dei popoli. I Sindaci del Mediterraneo, invitati dal Sindaco di Firenze dott. Nardella, hanno voluto radunarsi contemporaneamente a Firenze, anchโ€™essi aspirandosi alle iniziative del Sindaco La Pira, per studiare e lavorare per la pace, la giustizia e la convivenza fraterna nelle loro cittร .

Incontrandosi insieme alla fine dei rispettivi lavori, i vescovi e i sindaci hanno constatato i benefici che provengono dallโ€™intensificare le collaborazioni nelle proprie cittร  al fine di preservare la giustizia, rafforzare la fraternitร  e il rispetto di tutti i cittadini e le comunitร  culturali e religiose ivi presenti. Da questo proficuo e cordiale incontro, mai prima realizzato, essi hanno insieme convenuto su alcuni ideali e valori ai quali ispirare il futuro cammino, diminuire discriminazioni e violenze e aprire orizzonti di speranza delle giovani generazioni. In questi giorni azioni di guerra si sono verificate contro lโ€™Ucraina. Sentimenti di dolore hanno colto vescovi e sindaci, i quali congiuntamente auspicano che la violenza e le armi siano bloccate e siano evitate grandi sofferenze al popolo ucraino e si passi ad un negoziato che ricostruisca la pace.

Auspicando che ulteriori incontri possano aver luogo, i Vescovi cattolici e i Sindaci delle cittร  mediterranee, riuniti a Firenze,

ispirandosi all’ereditร  di Giorgio La Pira, l’ex Sindaco di Firenze, che giร  negli anni Cinquanta promuoveva il dialogo interculturale e interreligioso tra le Cittร , e in particolare tra le Cittร  del Mediterraneo;

consapevole che il Mediterraneo รจ stato storicamente il crocevia delle culture europee e dell’Asia occidentale, dell’emisfero settentrionale e meridionale e che puรฒ ricoprire un ruolo cruciale per la pace e lo sviluppo delle nazioni attraverso la cooperazione tra le sue cittร  e le sue comunitร  religiose;

uniti nella convinzione che il Mediterraneo non puรฒ e non vuole essere luogo di conflitto tra forze esterne;

guidati da un’aspirazione condivisa a porre la persona umana al centro dell’agenda internazionale perseguendo la pace, proteggendo il pianeta, garantendo prosperitร , promuovendo il rispetto e la dignitร  dei diritti fondamentali di ogni individuo, anche attraverso la promozione di obiettivi di sviluppo sostenibile e l’accordo di Parigi sul clima;

consapevole delle numerose sfide che l’area mediterranea deve affrontare, come il cambiamento climatico, i flussi migratori, i conflitti e la povertร ;

convinti pertanto che valorizzare e promuovere il ruolo delle cittร  e il dialogo tra le sue comunitร  civiche e religiose offra un contributo essenziale a queste sfide;

riconoscono

la diversitร  del patrimonio e delle tradizioni dell’area mediterranea come patrimonio condiviso per tutta l’umanitร . Tutti i valori naturali, ambientali, culturali, linguistici e religiosi del Mediterraneo, materiali e immateriali, sono visti come fonti di dialogo e unitร  tra i nostri popoli e dovrebbero essere protetti e trasmessi alle generazioni presenti e future;

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l’importanza di un impegno educativo che parta dai bisogni primari, comuni a tutti gli esseri umani, e che possa guidare i giovani nel cammino che conduce al desiderio del bene, dell’amore, della giustizia e della libertร ;

la necessitร  di sviluppare maggiori opportunitร  di dialogo e di incontro costruttivo tra le diverse tradizioni culturali e religiose presenti nelle nostre comunitร , al fine di rafforzare i legami di fraternitร  che esistono nella nostra regione;

l’importanza di creare programmi universitari comuni, al fine di introdurre i giovani di tutta la regione mediterranea ad una migliore conoscenza rispettosa delle tradizioni e delle particolaritร  culturali di ogni Paese;

il ruolo chiave della diplomazia a livello urbano nella promozione di uno sviluppo umano integrale e sostenibile basato sul rispetto della dignitร  e dei diritti fondamentali di ogni essere umano;

l’importanza fondamentale del riconoscimento di un diritto universale alla salute e alla protezione sociale nell’area del Mediterraneo, in particolare a seguito della pandemia di COVID 19, e il ruolo centrale che la cooperazione a livello di cittร  potrebbe svolgere nella lotta alla malattia;

la necessitร  di implementare, quanto prima, soluzioni integrate per evitare cambiamenti climatici catastrofici. Il momento di agire รจ ora, al fine di preservare la qualitร  della vita per le generazioni a venire e conseguire un approccio ecologico integrale;

l’opportunitร  di promuovere una vera trasformazione della societร  finalizzata all’instaurazione di una cultura della sostenibilitร  sociale, anche attraverso nuove forme di cooperazione tra decisori politici, scienziati, leader spirituali e culturali e leader del commercio;

l’importanza di promuovere opportunitร  di lavoro di qualitร  per le categorie svantaggiate, giovani e donne, e di favorire lo sviluppo economico e sociale dei paesi di origine dei migranti, anche attraverso programmi di cooperazione, volti in particolare alla tutela dell’infanzia;

le politiche migratorie nel Mediterraneo e alle frontiere devono sempre rispettare i diritti umani fondamentali.

la forte connessione esistente tra flussi migratori e cambiamento climatico, che colpisce in maniera accentuata il Mar Mediterraneo: fenomeni come la desertificazione, la deforestazione, il degrado del suolo stanno potenzialmente esponendo miliardi di persone a spostamenti di massa e migrazioni;

l’importanza del rafforzamento delle relazioni interculturali e interreligiose, al fine di raggiungere un livello piรน elevato di comprensione reciproca tra individui di diversa origine, lingua, cultura e credo religioso; e, mentre si impegnano a promuovere progetti concreti di inclusione culturale, religiosa, sociale ed economica,

invocano

  • che i governi di tutti i paesi mediterranei stabiliscano una consultazione regolare con i Sindaci, con tutti i competenti rappresentanti delle comunitร  religiose, degli enti locali, delle istituzioni culturali, delle universitร  e della societร  civile sulle questioni discusse in questa Le cittร  rivendicano il loro diritto a partecipare alle decisioni che influiscono sul loro futuro;
  • Governi, Sindaci e Rappresentanti delle comunitร  religiose a promuovere programmi educativi a tutti i livelli – un cammino che integra gli approcci antropologici, comunicativi, culturali, economici, politici, generazionali, interreligiosi, pedagogici e sociali per realizzare una nuova solidarietร  universale e una societร  piรน accogliente;
  • Governi, Sindaci e Rappresentanti delle comunitร  religiose a promuovere iniziative condivise per il rafforzamento della fraternitร  e della libertร  religiosa nelle cittร , per la difesa della dignitร  umana dei migranti e per il progresso della pace in tutti i paesi del Mediterraneo;
  • Sindaci e Rappresentanti delle comunitร  religiose, a dialogare e mobilitare risorse per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile a favore della cooperazione internazionale, del dialogo interculturale e interreligioso, del rispetto di ogni individuo attraverso una piรน equa condivisione delle risorse economiche e naturali;
  • Sindaci a discutere ed esplorare ciรฒ che idealmente tiene insieme oggi una societร  civile e come i contesti contemporanei integrano tradizioni religiose ed espressioni culturali;
  • Rappresentanti delle comunitร  religiose, a esplorare come possano interagire tra loro e con i rappresentanti dei governi municipali e dei leader civici al fine di comprendere le cause e le ragioni della violenza e, quindi, lavorare insieme per eliminarla;
  • che i governi adottino regole certe e condivise per proteggere l’ecosistema mediterraneo al fine di promuovere una cultura circolare del mediterraneo in armonia con la natura e con la nostra storia.

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