MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE
La ricchezza non condivisa porta corruzione
Nellโ omelia della messa del mattino celebrata a Casa Santa Marta, Papa Francesco ha commentato il brano evangelico del giovane ricco, ricordando che lโattaccamento alle ricchezze ci daโ tristezza e ci fa sterili.[divider style=”solid” top=”20″ bottom=”20″]
Bisogna fare in modo che se si hanno ricchezze esse servano al โbene comuneโ. Unโabbondanza di beni vissuta in modo egoistico รจ “triste”, toglie โsperanzaโ ed รจ allโorigine โdi ogni genere di corruzioneโ, grande o piccola. Lo ha affermato Papa Francesco nellโomelia della Messa del mattino, celebrata nella cappella di Casa Santa Marta. Il servizio di Alessandro De Carolis:
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[ads2] Il cammello e la cruna dellโago, ovvero come lโโentusiasmoโ per Cristo possa trasformarsi in pochi istanti in โtristezza e chiusura in se stessoโ. La scena che Papa Francesco commenta allโomelia รจ tra le piรน famose del Vangelo. Il giovane ricco incontra Gesรน, chiede di seguirlo, gli assicura di vivere da sempre i comandamenti, ma poi cambia del tutto umore e atteggiamento quando il Maestro gli comunica lโultimo passo da compiere, la โcosa solaโ che manca: vendere i beni, darli ai poveri e a quel punto mettersi alla sua sequela. Di colpo, โla gioia e la speranzaโ in quel giovane ricco svaniscono, perchรฉ lui, a quella sua ricchezza, non vuole rinunciare:
โLโattaccamento alle ricchezze รจ lโinizio di ogni genere di corruzione, dappertutto: corruzione personale, corruzione negli affari, anche la piccola corruzione commerciale, di quelli che tolgono 50 grammi al peso giusto, corruzione politica, corruzione nellโeducazioneโฆ Perchรฉ? Perchรฉ quelli che vivono attaccati al proprio potere, alle proprie ricchezze, si credono nel paradiso. Sono chiusi, non hanno orizzonte, non hanno speranza. Alla fine dovranno lasciare tuttoโ.
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Ricchi e sterili
โCโรจ un mistero nel possesso della ricchezzeโ, osserva Francesco. โLe ricchezze hanno la capacitร di sedurre, di portarci a una seduzione e farci credere che noi stiamo in un paradiso terrestreโ. Invece, afferma il Papa, quel paradiso terrestre รจ un luogo senza โorizzonteโ, simile a quel quartiere che Francesco ricorda di aver visto negli anni Settanta, abitato da gente benestante che ne aveva munito i confini per difendersi dai ladri:
โE vivere senza orizzonte รจ una vita sterile, vivere senza speranza รจ una vita triste. Lโattaccamento alle ricchezze ci dร tristezza e ci fa sterili. Dico โattaccamentoโ, non dico โamministrare bene le ricchezzeโ, perchรฉ le ricchezze sono per il bene comune, per tutti. E se il Signore a una persona gliene dร รจ perchรฉ li faccia per il bene di tutti, non per se stesso, non perchรฉ le chiuda nel suo cuore, che poi con questo diventa corrotto e tristeโ.
Aprire la mano e l’orizzonte
Le ricchezze prive di generositร , insiste Papa Francesco, โci fanno credere che siamo potenti, come Dio. E alla fine ci tolgono il meglio, la speranzaโ. Ma Gesรน, conclude, indica nel Vangelo quale sia la giusta modalitร per vivere unโabbondanza di beni:
โLa prima Beatitudine: โBeati i poveri in spiritoโ, cioรจ spogliarsi di questo attaccamento e fare che le ricchezze che il Signore gli ha dato a lui siano per il bene comune. Lโunica maniera. Aprire la mano, aprire il cuore, aprire lโorizzonte. Ma se tu hai la mano chiusa, hai il cuore chiuso come quellโuomo che faceva i banchetti e indossava vesti lussuose, non hai orizzonti, non vedi gli altri che hanno bisogno e finirai come quellโuomo: lontano da Dioโ.