- CEI 1974 senza di te non ho alcun bene
- CEI 2008 solo in te è il mio bene
- TILC fuori di te non ho altro bene
- letterale: il mio bene non è al di sopra di te
- NV bonum mihi non est sine te
- responsorio liturgico: Sei tu, Signore, l’unico mio bene.
Galati 5,18 se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
Luca 9,62 «Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Giovanni Paolo II: Dio è visto come l’unico bene, e perciò l’orante sceglie di collocarsi nell’ambito della comunità di tutti coloro che sono fedeli al Signore (“per i santi è tutto il mio amore”). Il salmista rigetta radicalmente la tentazione dell’idolatria con i suoi riti sanguinari e le sue invocazioni blasfeme: è una scelta di campo netta e decisiva.
Una opzione: Tra le possibili interpretazioni del testo, si opta per questa: io metto te, o Signore, al di sopra del mio bene, della mia vita. Tu mi interessi più della mia stessa vita, pur con tutte le sue bontà. Al di sopra di te non c’è niente e nessuno; per me tu sei il bene massimo e più alto; tu sei il mio sommo bene.
Una riflessione: Lasciarsi guidare dallo Spirito è lasciarsi attrarre da quella forza che ti porta a uscire da te stesso per centrarti sul Signore. Un percorso che non tollera mezze misure, ma esige decisione e dedizione piena e irrevocabile.
Don Marco Pratesi – http://granoezizzania.blogspot.it