Martín Luque – Commento al Vangelo del 9 Agosto 2021

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La Chiesa, oggi, celebra la memoria di santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) e, per contemplare la sua vita, ci propone la parabola delle vergini che aspettano lo sposo, vegliando.

Queste donne avevano l’incarico di accogliere e accompagnare lo sposo nella cerimonia delle nozze. Il Signore, quindi, propone questa parabola per ricordare che dobbiamo essere preparati all’incontro con Lui. Una preparazione che richiede certamente la resistenza al sonno, ma soprattutto l’essere pronti e con la lampada accesa quando si presenti il momento.
Molti santi nella immagine della lampada hanno visto la luce della fede che brilla grazie all’olio della carità.

Edith Stein con la sua vita ha dimostrato la verità della parabola. Dal suo avvicinamento alla fede cattolica, quando aveva trent’anni, e passando dal suo ingresso nel Carmelo – dove cambiò il suo nome con quello di Teresa, in onore della santa fondatrice spagnola –, sino alla sua eroica morte nel campo di concentramento di Auschwitz, si sforzò sempre di amare e di testimoniare la sua fede in Gesù.

Sin dall’inizio, capì che vegliare vicino allo Sposo vuol dire essere disposta ad abbracciare la croce è sarà proprio questo il senso del suo libro più noto “La scienza della Croce”, scritto qualche mese prima di morire.

Un sopravvissuto che conobbe Teresa racconta che, negli ultimi giorni, la santa seppe mantenere accesa la lampada sino alla fine: «Quella donna, con un sorriso che non era una semplice maschera, illuminava e dava calore. Ho avuto la certezza di trovarmi davanti a una persona davvero grande».

Oggi, la Chiesa celebra la festa dell’incontro di Teresa con il suo Sposo, che aspettò pazientemente e accompagnò, sapendo conservare l’olio della carità, vegliando sino alla fine.

Martín Luque


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