Elikya, la speranza del Vangelo senza confini
Maria Soave Buscemi, Brasile.
Maria Soave riflette sul brano del Vangelo secondo Marco (3,13-19) sulla chiamata dei dodici apostoli. Elikya amplia la prospettiva tradizionale, includendo figure femminili come Marta e Maria Maddalena, sottolineando il ruolo fondamentale delle donne nel messaggio evangelico e la speranza cristiana come forza di cambiamento sociale.
Il commento si concentra sulla missione di annunciare il Vangelo come azione di cura e inclusione, superando i limiti di una visione ristretta e istituzionale. Si parla anche della necessitร di costruire la speranza quotidianamente, in un’ottica di solidarietร con i piรน poveri. Infine, il commento conclude con una preghiera e un messaggio di amore.
Trascrizione non rivista dall’autore.
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Dal Vangelo secondo Marco, capitolo 3, versetti dal 13 al 19. Quel tempo Gesรน salรฌ sul monte, chiamรฒ a sรฉ quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituรฌ 12 che chiamรฒ apostoli perchรฉ stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni.
Costituรฌ dunque i 12. Simone al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boarnerges, cioรจ figli del tuono, e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradรฌ.
Sorelle, fratelli amati, popolo di Dio, popolo semplice nel cammino della speranza. Queste sono parole del Signore nel Vangelo piรน antico che รจ il Vangelo di Marco. Vi registro questa riflessione dal Brasile. Noi stiamo iniziando l’incontro nazionale di tutti i missionari e missionarie italiani presenti nella diaconia missionaria in Brasile. In questi giorni di gennaio saremo insieme per condividere la grazia del riconoscere speranza e del costruire speranza e profezia tra le comunitร in questa terra.
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A amata e speranzare รจ il verbo di questi giorni che รจ proprio il riconoscere per grazia speranza e il costruirla giorno per giorno nell’impegno quotidiano della diaconia insieme ai popoli delle comunitร , alla gente impoverita. E per questo per questo orizzonte, il Vangelo piรน antico, il Vangelo di Marco, ci ricorda che Gesรน chiama a sรฉ un gruppo di persone, chiama a sรฉ un gruppo di uomini in questo Vangelo. Eh, per la diaconia dell’essere apostoli, dell’essere persone che annunciano il Vangelo nella pratica e il Vangelo รจ scacciare tutto ciรฒ che ci spezza dentro e nelle relazioni, tutto ciรฒ che รจ demoniaco.
E’ una relazione di cura, รจ una relazione che ci mette insieme, che ci fa popolo e non ci divide e non ci manda nella reclusione dell’individualismo, che รจ quello che รจ la grande tentazione anche di questo tempo. Questo Vangelo ci parla di 12 uomini, รจ la tradizione nel Vangelo di Marco.
Altri Vangeli come il Vangelo di Giovanni che in questi giorni della settimana di unitร delle persone cristiane, la settimana di preghiera per l’unitร ci fa il ricordo, ci fa tornare al cuore una 13ยช apostola, ci fa tornare al cuore Marta, la sorella di Maria e di Lazzaro a Betania, la casa delle persone impoverite. ร a lei che il Vangelo di Giovanni darร la memoria di fare l’annuncio cristologico. Io credo Tu sei il Cristo. Questo annuncio che negli altri Vangeli, nei Vangeli sinottici รจ sempre in bocca a Pietro.
A Simone, a cui anche il Vangelo di Marco ci ricorda, Gesรน cambia il nome e lo chiama Pietro, lo chiama Cefa, lo chiama Tu devi essere chi si svuota per proteggere, chi si abbassa per fare tenda perchรฉ non ci siano piรน esclusi e escluse. Questo รจ il signific pastorale del nome cefa, del nome Pietro in aramaico. E allora sรฌ, gli apostoli sono 12 uomini, ma ci sono anche alcune donne, Marta, ci sarร Maria Maddalena che Papa Francesco nella tradizione della nostra chiesa ricorda che รจ apostola, apostola degli apostoli.
Eh, perchรฉ noi siamo abbiamo superato il numero 12, che รจ il numero dell’impero, il numero della cultura romana e il numero delle ore che stabiliscono appunto i cronografi e i calendari. Noi siamo oltre il numero 12, apparteniamo alla 13ยช luna della Pasqua, apparteniamo alla 13ยช luna che ci dice ogni anno che la morte non ha mai l’ultima parola. La morte non ha mai il punto finale. Noi siamo il popolo della Pasqua, della Pasqua di liberazione, della Pasqua di Gesรน, il Cristo. Siamo il popolo della resurrezione e continuiamo a speranzare, a costruire e a riconoscere questa speranza quotidiana.
E allora missione รจ questo, speranzare, costruire, riconoscere speranza insieme a questi 12 uomini e insieme ad alcune donne che che ci fanno camminare alla sequela di Gesรน nella loro testimonianza insieme a ciascuno e a ciascuna di voi e insieme a noi gruppo di una sessantina di persone sparse in tutto il Brasile che in questi giorni ci ritroviamo per condividere vita, testimonianza, fede e speranza. Una preghiera per ciascuno e ciascuna, una preghiera in questo cammino di Amen. E continuiamo umilmente ad amare.
Fonte: il sito giovaniemissione.it | Disponibile anche in podcast su Spotify