Ci siamo. E’ giunto il tempo delle scelte vere. Siamo noi, gli uomini e le donne di oggi, i veri protagonisti di questo tempo di grande trasformazione. La crisi nei vari campi: economico, politico, sociale, religioso, istituzionale, educativo, familiare, è annunciatrice di grande mutamento. Si tratta di una vera e propriacrisi antropologica, una crisi di crescita, una grande opportunità evolutiva. Sta a noi coglierla.
E’ questa, in sintesi, la buona notizia del nuovo libro di Marco Guzzi, edito da “Messaggero di Sant’Antonio” e che si intitola, appunto, “Buone notizie. Spunti per una vita nuova”.
Lo scrittore, poeta e filosofo, ci guida con una visione tutta nuova attraverso un elenco di temi importanti e che segnano passaggi, scelte e riflessioni cruciali nella vita di tutti noi: matrimonio, giovani, educazione, corpo, azione, povertà, potere, coscienza, preghiera.
Ognuno di questi temi è sviscerato, attraverso dati, numeri e riferimenti e, infine, osservato con occhi di chi crede fermamente che “stiamo andando verso il Meglio, sia pure catastrofica-mente, e cioè dovendo rovesciare la nostra mentalità bellica. Ci stiamo dirigendo verso una Nuova Umanità non più ego-centrata, ma relazionale.
Oggi, dunque, il vecchio “io-bellico” che finora, in tutti i campi, ha governato il mondo, e che ha basato la sua sopravvivenza sulla contrapposizione, sul conflitto, sulla separazione dall’altro e sul suo annientamento, è ormai in fin di vita. 
Un nuovo “io-relazionale” sta nascendo. Il suo potere non sta nel togliere agli altri ma nel donare, sanare, guarire, illuminare, nutrire. Non sta nella divisione ma nell’unione.
Uno scatto antropologico-culturale, ricco di potenzialità evolutive straordinarie e del tutto inedite, che avrà ricadute sia a livello personale, sia a livello politico, economico e sociale.
La sfida è seria, epocale. E possiamo ritenerci fortunati che ci siamo capitati dentro. Dobbiamo però attrezzarci, dotarci di strumenti giusti. Essere capaci di capire, cambiare, penetrare in profondità. E, soprattutto, essere costanti, allenati. “Dobbiamo essere atleti del pensiero e della spiritualità – dice Guzzi. Non facciamoci illusioni la strada è tutta in salita. Ma la ricompensa è grande.”
L’autore, cattolico, non risparmia critiche alla Chiesa e a una concezione ormai superata e spesso ipocrita della rappresentazione religiosa. E anche sul fronte della preghiera (uno dei temi del libro) apre a forme provenienti da altre culture e che, come nel caso delle meditazioni orientali, predispongono maggiormente ad azzittire il rumore dell’ego e a coltivare un ascolto diverso.
Insomma un libro per laici, cattolici, o appartenenti ad altre religioni che vogliano capire il nostro tempo e coglierne tutta la grandezza e la rivoluzionaria potenzialità.
Ascolta l’intervento – fonte darsipace.it
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