Madre Maria Francesca Righi – Commento alle letture di domenica 12 Gennaio 2020

Il Battesimo di Gesù è un annuncio di fede

Incastonato tra due esperienze di deserto, il deserto di Giovanni Battista e il deserto in cui Gesù affronta il Satan, il brevissimo racconto del Battesimo di Gesù ha come caratteristica in Matteo il dialogo tra i due. In questo piccolo scambio Gesù pronuncia per la prima volta delle parole , le prime parole nel Vangelo, e sono tutte parole importanti per la teologia di Matteo: è una parola di compimento, una parola che sottolinea la giustizia, che in linguaggio biblico significa il disegno di salvezza di Dio, e sottolinea la convenienza dell’umiltà.

Il Battesimo di Gesù in Matteo potrebbe essere la rappresentazione visiva di quella parola Chi si umilia sarà esaltato… (Lc 14, 1.7-11). Gesù si abbassa o meglio, scendendo nelle acque del Giordano, continua la discesa nella natura umana, ma a differenza della circoncisione, nessuna Legge prescriveva di sottoporsi al battesimo di un predicatore errante. Le abluzioni rituali erano una cosa che ciascuno poteva compiere da sé. Gesù sceglie sia di allinearsi con l’umanità peccatrice (e non con la setta dei Farisei e sadducei peraltro esperti della Legge) e si allinea ugualmente nella catena dei profeti di Israele, per così dire agganciandosi all’ultimo e più grande Giovanni Battista e così riconoscendone pubblicamente il valore e la funzione all’interno della storia della salvezza. Solidale con i peccatori è solidale anche con i profeti che portano la spada della parola di Dio. Da questa discesa però risale, risale in modo definitivo dopo la morte, con la risurrezione, ma il suo risalire ora dalle acque del Giordano è prefigurazione di quell’ascensione ed esaltazione.

Sia Giovanni che Gesù sono presentati con lo stesso messaggio, (Il regno è vicino, convertitevi) con le stesse caratteristiche e principalmente come portatori di un annuncio. Il verbo usato per questo, kerusso, è solo uno dei trenta verbi con cui nel greco del Nuovo Testamento si indica l’azione di evangelizzare, e significa propriamente il gridare a gran voce dell’araldo che precede il Re annunciandone la visita. Di fatto il contenuto dell’annuncio non riguarda il battesimo da ricevere, ma la conversione da operare perché il regno si è ormai fatto presente. L’annuncio riguarda il fatto che il regno è vicino. Questo Regno vicino Giovanni lo riconosce nella persona di Gesù quando egli si nasconde nella fila degli altri penitenti. Ma, osserva acutamente san Bernardo, non poteva nascondersi agli occhi di colui che lo aveva riconosciuto e aveva esultato quando ancora era nascosto nel grembo della Madre! In Giovanni rivive l’antica profezia la cui più alta speranza era la remissione dei peccati, l’annuncio del regno imminente, la venuta del Messia. Gesù si inserisce qui, come si accoda ai peccatori così si allinea ai profeti.

Se nella visita dei Magi la sapienza del mondo si inchina davanti alla follia del disegno di Dio, fatto carne in un Bambino, se al momento della purificazione i sacerdoti della Antica Alleanza si inchinano al Figlio dell’eterno che entra nel tempio, per occuparsi delle cose di suo Padre, al Giordano Gesù assume l’eredità della profezia. Al momento della Trasfigurazione sarà accompagnato dalla Legge e dai Profeti; per obbedire alla Legge si presenta al Tempio, e per ricevere l’eredità dei profeti si sottomette a Giovanni.

Se il contenuto del loro annuncio è identico, il battesimo che offrono è però, nella continuità, diverso: il Battesimo della penitenza e il Battesimo in Spirito Santo e fuoco. È il Battesimo che Gesù riceve sulla croce, è il battesimo che dà ad ogni cristiano un nome nuovo.
La consacrazione monastica non è altro che il portare questo battesimo alle estreme conseguenze, e questo battesimo non è altro che il partecipare alla sorte di Cristo, alla sua umiliazione e alla sua esaltazione.

Insieme alla Trasfigurazione e alla crocifissione il Battesimo è un momento forte di rivelazione non solo dell’identità di Gesù figlio di Dio e figlio dell’Uomo, e della sua missione di Salvatore, ma della Trinità nel suo essere per l’uomo:

  • Gesù discende e risale dall’acqua (Incarnazione-Ascensione )
  • lo Spirito scende (Pentecoste)
  • il Padre fa sentire la sua voce (Rivelazione)

Ciascuna delle persone coopera con la sua operazione propria alla nuova creazione. All’azione di Dio corrisponde il lasciar fare dell’uomo.
E il momento del Battesimo di Gesù è anche la rivelazione del modo di procedere della fede, del modo di trasmettere la fede attraverso quell’insieme di gesti e parole che è il sacramento. Le Catechesi di papa Francesco e alcuni paragrafi dell’Enciclica Lumen Fidei sottolineano proprio il metodo sacramentale come la pedagogia propria di trasmissione della fede.

Fonte

A cura di Madre Maria Francesca Righi

Badessa del monastero cistercense di Valserena, a Guardistallo (Pisa)


Letture della Domenica
BATTESIMO DEL SIGNORE – ANNO A – Festa
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

Ecco il mio servo di cui mi compiaccio.

Dal libro del profeta Isaìa
Is 42,1-4.6-7

Così dice il Signore:
«Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.

Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.

Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.

Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 28 (29)
R. Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.

Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo. R.

La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza. R.

Tuona il Dio della gloria,
nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre. R.

Seconda Lettura

Vita familiare cristiana secondo il comandamento dell’amore.

Dagli Atti degli Apostoli
At 10,34-38

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. 

Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti.

Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui».

Parola di Dio

Vangelo

Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 3,13-17

In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.

Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.

Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore

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