Luis Cruz – Commento al Vangelo del 21 Ottobre 2021

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Gesù si rivolge ai suoi discepoli svelando loro i desideri più profondi del suo cuore: la sua impazienza incontenibile di dare la vita per amore a tutti gli uomini, un amore che è simbolizzato nell’immagine del fuoco. Gesù è la luce del mondo (cfr. Gv 8, 12), ed è anche fuoco e calore. Dio si presentò sotto l’immagine di un roveto che ardeva senza consumarsi, suscitando lo stupore di Mosé (cfr. Es 3, 2-3).

Manifestava così la sua impazienza di liberare il suo popolo dall’oppressione del potere del faraone. Mosè fu portatore di questo fuoco divino, fuoco che continuò ad ardere nel corso di tutta la storia della salvezza, fino al momento culminante in cui Gesù, sul Calvario, ricevette “un battesimo”, quello che tanto desiderava ricevere, quando morì sulla Croce per liberare tutti dall’oppressione del peccato.

Cinquanta giorni dopo quella nuova pasqua che ebbe luogo sul monte Calvario, durante la festa di Pentecoste, venne lo Spirito Santo sui discepoli sotto forma di lingue di fuoco. Gli apostoli, pieni dello Spirito di Dio, annunciarono Gesù, e quel giorno furono battezzate circa tremila anime (cfr. At, 2). Era un nuovo battesimo, attraverso il quale quei pellegrini e tutti noi cristiani abbiamo ricevuto il frutto della redenzione che Gesù ci ha guadagnato sulla Croce.

Però Gesù sapeva che quel fuoco di amore salvifico avrebbe trovato ostacoli, provocando divisione anche all’interno di una stessa famiglia. Già l’anziano Simeone, visto Gesù bambino, dopo averlo proclamato salvatore di tutti i popoli, annunciò a Maria che sarebbe stato anche “segno di contraddizione” (Lc 2, 34).

Però questa divisione non prevarrà: il fuoco e la luce sono più intensi del freddo e delle tenebre. Noi cristiani, grazie al battesimo, siamo portatori di quello stesso fuoco di Cristo, apostoli, per vocazione divina. Come ci dice san Josemaría, “Cancella, con la tua vita d’apostolo, l’impronta viscida e sudicia che i seminatori impuri dell’odio hanno lasciato. – E incendia tutti i cammini della terra con il fuoco di Cristo che porti nel cuore”[1].

[1] San Josemaría, Cammino, n. 1.

Luis Cruz


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