Luis Cruz โ€“ Commento al Vangelo del 20 Ottobre 2021

790

Il vangelo di oggi, in continuitร  con quello di ieri, riunisce le altre due parabole che esortano alla vigilanza. Gesรน si rivolge ai suoi discepoli insegnando loro come prendersi cura del popolo di Dio che hanno avuto affidato. Li invita a vivere secondo la logica dellโ€™amore, dellโ€™attenzione, della tenerezza, della vigilanza.

Ogni cristiano รจ amministratore dei misteri di Dio: della vita che ci ha dato, dellโ€™amore intratrinitario nel quale viviamo โ€“ figli di Dio Padre nel Figlio attraverso lo Spirito Santo โ€“, dei talenti e delle capacitร  con le quali ci ha arricchito, delle persone che ci ha affidato. E nessuno ci puรฒ sostituire in questo compito.

Quando dimentichiamo che tutti questi beni ci sono stati affidati, quando pensiamo che li meritiamo e non ci rendiamo conto del perchรฉ li abbiamo, finiamo col chiuderci in noi stessi, pieni della nostra superbia, delle nostre invidie, dei nostri rancori, dei nostri giudizi critici. E allora non solo non badiamo agli altri, ma finiamo col maltrattarli, incapaci di guardarli con lo sguardo di Cristo.

Come fa notare Benedetto XVI, ยซquesta vigilanza significa, da una parte, che lโ€™uomo non si rinchiuda nel momento presente dandosi alle cose tangibili, ma alzi lo sguardo al di lร  del momentaneo e della sua urgenza. Ciรฒ che conta รจ tenere libera la visione su Dio, per ricevere da Lui il criterio e la capacitร  di agire in modo giusto. Vigilanza significa soprattutto apertura al bene, alla veritร , a Dio, in mezzo a un mondo spesso inspiegabile e in mezzo al potere del male. Significa che lโ€™uomo cerchi con tutte le forze e con grande sobrietร  di fare la cosa giusta, non vivendo secondo i propri desideri, ma secondo lโ€™orientamento della fedeยป[1].

Gesรน vuole che la nostra esistenza sia feconda, che non abbassiamo la guardia, per ricevere con gratitudine e pieni di meraviglia tutti i tesori del suo cuore. Vuole che rimaniamo vigilanti per mettere al servizio degli altri i nostri talenti e le nostre capacitร , il nostro sorriso, il nostro perdono, il nostro lavoro quotidiano, la nostra vita di fede di speranza e di amore.

- Pubblicitร  -

Cristo ci presenta la vita come una missione: stare โ€œa capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debitoโ€. La nostra vita รจ una missione. Veniamo sulla terra per qualcosa. o meglio, per qualcuno: per le nostre famiglie, per le nostre amicizie, per i nostri colleghi di lavoro, per i nostri vicini di casa. Dal modo in cui le trattiamo dipende, in gran parte, la felicitร  eterna di queste persone.

[1] Joseph Ratzinger โ€“ Benedetto XVI, Gesรน di Nazaret, II, Dallโ€™ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione, p. 319.

Luis Cruz


Leggi altri commenti al Vangelo del giorno