Luigino Bruni – Commento al Vangelo di domenica 3 Ottobre 2021

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Quando impareremo il valore della fedeltà?

La durezza del vostro cuore. Le legislazioni antiche e quelle moderne prevedono il divorzio, in particolare nella forma della possibilità per il marito di ripudiare la propria moglie. Gesù qui dice che queste leggi erano frutto della durezza del cuore degli uomini, come se Dio avesse dovuto revocare la legge naturale basata sulla fedeltà reciproca per venire incontro al limite e ai peccati degli uomini.

Ma in principio non era così. Il disegno di Dio sulla famiglia prevedeva un per sempre. Noi oggi sappiamo che non tutti e non sempre i divorzi sono frutto dei nostri peccati, qualche volta sono semplicemente la vita, il dolore e le circostanze che fanno finire le famiglie. Ma Gesù ci vuole dire qualcosa di importante. Anche se per varie ragioni noi non siamo capaci di essere fedeli ai nostri patti matrimoniali, la vocazione sulla famiglia è diversa, è una promessa che dovrebbe durare.

Lo vediamo tutti i giorni. Non tutti i bambini riescono a crescere in famiglie unite, non tutti gli uomini e le donne riescono ad arrivare insieme al proprio coniuge alla vecchiaia e alla morte. Ma tutti sappiamo che quando la famiglia c’è e dura è qualcosa di stupendo. Basta andare in un ospedale per capirlo con chiarezza. Nelle lunghe degenze si vive in attesa della breve visita della moglie, del marito, di un figlio; di una loro telefonata, di un messaggino.

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Vivere una lunga malattia con una moglie o con un marito vicino ha un valore infinito, anche se la nostra civiltà tende a non vederlo, e a lodare invece l’indipendenza, la liberazione dai vincoli.  […]

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