Vivere lโattesa del Signore
Prima lettura e vangelo contengono un messaggio escatologico: Daniele annuncia il tempo della resurrezione e il vangelo lโevento della venuta gloriosa del Figlio dellโuomo. In entrambi i testi lโevento annunciato รจ al contempo di giudizio e di salvezza. Lโescatologia, con al suo centro la venuta del Signore nella gloria, รจ dimensione che presenta difficoltร notevoli per una sua traduzione in termini di vita spirituale e anche di annuncio e di predicazione. Ora, la venuta gloriosa รจ anzitutto una parola in cui Gesรน impegna se stesso (โLe mie parole non passerannoโ: Mc 13,31), รจ una promessa del Signore che chiede fiducia al credente.
La Bibbia cristiana termina con la promessa del Signore โSรฌ, vengo prestoโ (Ap 22,20) che, mentre chiude il libro, apre la storia dei cristiani nel mondo alla speranza e al futuro. Inoltre lโannuncio della venuta del Signore รจ parte integrante del mistero cristologico: Cristo รจ giร venuto nella storia nel passato, ma verrร anche nel futuro alla fine della storia; รจ il Verbo che ha presieduto la creazione nellโโin principioโ e il Veniente che sigillerร la nuova creazione escatologica.
Il Christus totus รจ anche il Cristo che verrร : la venuta finale รจ pertanto istanza perenne di giudizio della chiesa. Il Veniente รจ il Signore della chiesa. Dire che โil Signore verrร nella gloriaโ significa affermare la signoria di Cristo sulla storia e sul tempo. La venuta del Signore non porta con sรฉ lo scacco del mondo, ma il suo futuro: mentre annuncia una fine instaura un fine. Il Dio rivelato da Gesรน Cristo รจ il futuro, non il fallimento del mondo.
Il vangelo sottolinea che lโannuncio della venuta del Signore non aliena il credente dallโoggi, anzi gli chiede capacitร di aderire al presente, anzi alla terra in cui vive, e di amarla. Una delle parole di Gesรน piรน dense di tenerezza e di attenzione al reale รจ il detto che segue lโannuncio dei fenomeni cosmici che accompagneranno la venuta del Figlio dellโuomo: โDal fico imparate la parabola: quando giร il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che lโestate รจ vicinaโ (v. 28).
Solo chi sa osservare realmente i rami del fico e coglie il momento in cui essi mettono i nuovi germogli puรฒ esprimersi cosรฌ. Solo chi ama la terra, questa terra, puรฒ credere la nuova terra della promessa. Mentre annuncia lโevento escatologico, Gesรน chiede allโuomo di mettersi alla scuola dellโalbero del fico e, con esso, di tutta la natura colta come parabola della storia di Dio con il mondo. La fedeltร alla terra รจ la condizione per credere e attendere la venuta gloriosa del Signore.
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La venuta รจ annunciata come certa, ma il suo momento รจ incerto (v. 32): il credente puรฒ dunque assumerla spiritualmente nello spazio di unโattesa che si declina come resistenza (cioรจ forza nelle avversitร e nelle tribolazioni della storia: Mc 13,24 e i vv. precedenti), come pazienza (cioรจ capacitร di vivere lโincompiutezza del quotidiano), come perseveranza (cioรจ rifiuto di apostatare nei tempi bui), come fede che crede le cose invisibili piรน salde e sicure di quelle visibili (cf. 2Cor 4,17-18). โBeato chi attenderร con pazienzaโ (Dn 12,12).
Lo sconvolgimento delle realtร celesti (cf. Mc 13,24-25) dice che รจ in atto un evento divino, ma sole e luna, astri e potenze celesti erano anche, nel pantheon degli antichi romani (e Marco scrive a cristiani di Roma) entitร divinizzate. Qui non vi รจ solo la fine del mondo, ma la fine di un mondo, il crollo del mondo degli dรจi pagani detronizzati dal Figlio dellโuomo.
E se si afferma che la fine dellโidolatria si compirร con il Regno di Dio instaurato dalla venuta del Signore, si insinua anche che la prassi dei cristiani nel mondo puรฒ costituire un segno del regnare di Dio grazie alla vigilanza per non far regnare su di sรฉ gli idoli. Probabilmente, molti destinatari romani del vangelo prima della conversione erano adoratori di questi idoli. Annunciando la sua venuta gloriosa, Gesรน chiede dunque ai cristiani, come gesto profetico, la conversione. Vivere lโattesa del Signore significa vivere in stato di conversione.
(Luciano Manicardi)
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Dn 12, 1-3; Sal.15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32
Mc 13, 24-32
Dal Vangelo secondo Marco
24In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร piรน la sua luce,
25le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26Allora vedranno il Figlio dellโuomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Egli manderร gli angeli e radunerร i suoi eletti dai quattro venti, dallโestremitร della terra fino allโestremitร del cielo.
28Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโestate รจ vicina. 29Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porte.
30In veritร io vi dico: non passerร questa generazione prima che tutto questo avvenga. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
32Quanto perรฒ a quel giorno o a quellโora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padre.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 โ 24 Novembre 2018
- Tempo Ordinario XXXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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