A cura di Luca Rubin
Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]
Se ci hai fatto caso, questa pagina del vangelo si sviluppa su tre dialoghi, ognuno con caratteristiche ed elementi diversi. La festa di nozze è motivata dalla gioia per il consolidamento di un’unione tra due persone nell’amore reciproco: se non c’è dialogo, confronto, accoglienza e rispetto l’unione è solo sulla carta, ma non è vita. Il dialogo diventa il costruttore di relazione, strumento di conoscenza e aiuto, il dialogo salva la gioia della festa di nozze.
- Non hanno vino
- Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora
Il primo dialogo è quello tra Maria e Gesù, invitati alle nozze. Possiamo facilmente immaginare come una mamma sia attenta ai dettagli: mentre tutti festeggiano e brindano, lei guarda gli inservienti, vede chi va e viene dalla cucina alla tavola degli invitati, guarda chi è affaccendato nella preparazione dei pasti, e in questo essere maternamente attenta ai retroscena, che sfuggono ai più, Maria nota che il vino è finito. Anche per noi oggi una festa senza vino è una festa a metà, ma ai tempi del fatto, nella cultura ebraica, una festa di nozze senza vino era un fallimento totale: il vino garantisce la gioia degli invitati e la riuscita della festa.
Non hanno vino: è finito, gli invitati gustano gli ultimi sorsi, dopodiché la festa avrà fine. Quella di Maria non è una domanda, non è una richiesta: è una semplice constatazione che dice attenzione e preoccupazione. Maria sente il bisogno di comunicarlo al figlio, come un dato di fatto, senza pensarci troppo. La risposta ha dato origine a disquisizioni teologiche senza fine, contrapponendo madre e figlio, leggendo la risposta di Gesù come una mancanza di rispetto, ecc. Cercando la via della semplicità, Gesù dice che è appena all’inizio della sua opera, e il compimento del suo tempo è ancora lontano. Non me ne vogliano teologi e biblisti, ma leggo così la risposta di Gesù: “Mamma, stai tranquilla.” […]
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