Fino alla fine sua… o fino alla fine loro?
«li amò fino alla fine» ci dice il Vangelo di oggi per la Missa in Coena Domini.
Come spesso capita in questa pagina, prendiamo una sola, breve frase e proviamo a guardarla da una prospettiva diversa.
Partiamo dal dato di fatto ormai assodato per noi cristiani che se vogliamo seguire Gesù dobbiamo imparare ad amare come lui ci ha amato e ci ama. E allora prendiamo questo amore e portiamolo là dove serve. E’ probabile che nella nostra vita ci sia capitato di avere un congiunto, un’amica, un amico intimo/a in una situazione disperata, in casa o in un letto d’ospedale, in attesa della morte, in attesa appunto della fine.
E di averlo accompagnato in quegli ultimi giorni, ore, istanti. Ho in mente un amico che si è speso tutto per far trascorrere gli ultimi giorni di sua madre morente in un clima di serenità, o di una moglie che ha dedicato tutta sé stessa alle cure amorevoli verso suo marito gravemente malato. E se fosse anche questa una declinazione dell’esempio di Gesù di “amare fino alla fine”?
Fino alla fine della vita terrena di un nostro fratello, di una nostra sorella, per gioire con lui, con lei, in questo momento così importante in cui si rinasce a nuova vita, in cui, grazie a Gesù Cristo la morte viene sconfitta.
Commento a cura di Luca Lanari.