Al saluto del celebrante, segue lโatto penitenziale che ci prepara alla celebrazione della Messa con la richiesta di perdono dei nostri peccati al Signore. Questa richiesta di perdono รจ dettata dal voler celebrare la messa con il cuore libero dai peccati.
Segue lโassoluzione del sacerdote. Nelle domeniche, ad esclusione di quelle di avvento e di quaresima, e nei giorni in cui ricorrono feste e solennitร , a questo punto si canta o si recita il โgloriaโ. ร un inno molto antico che canta la lode la grandezza di Dio.
Dopo il canto del โgloriaโ nei giorni festivi, o dopo lโatto penitenziale, segue la preghiera che il sacerdote rivolge a Dio a nome di tutti i fedeli.
Questa preghiera รจ chiamata colletta. Il nome colletta deriva da un verbo latino (colligo) che significa โraccogliereโ, prima di pronunciarla il sacerdote dice infatti โpreghiamoโโฆรจ questo il momento in cui il celebrante ha la Comunitร tutta โraccoltaโ davanti a sรฉ e raccoglie pure tutte le nostre richieste, le nostre necessitร e le presenta a Dio con una unica preghiera.
Questo gesto viene fatti con le braccia aperte proprio in segno di raccolta. La colletta fa il โpuntoโ sul messaggio delle letture che seguiranno; ci aiuta, cioรจ a collegare tra loro le letture per capire qualโรจ, in quella domenica o festa, il messaggio che la liturgia ci vuole trasmettere. Noi la facciamo nostra rispondendo โamenโ.
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Con la preghiera chiamata Colletta terminano i riti di introduzione della Messa.
A cura di don Domenico Bruno