Vieni, o Spirito di fuoco,
dischiudi a noi la nuova vita che fai germinare sulla terra. Guidaci alla maturazione nell’amore,
dolcemente e tenacemente, come il grano che matura nei campi. Infrangi la paura che separa la terra dal cielo;
aiutaci a comprendere che la terra è la tua manifesta dimora, che gioia e luce son raccolte nel cuore degli esseri.
La terra fiorisca nella bellezza della tua luce, arda come fiaccola che irradia la sua fiamma. Aiutaci a comprendere che l’uomo
Non è nato per compiere limitate imprese, per chiudersi in piccoli spazi,
ma per illuminarsi della tua luce,
per trasmettere la parola trasformatrice della redenzione, la coppa del fuoco e della gioia.
Insegnaci, o Spirito, che ormai è vana cosa alzare verso il cielo gli occhi
per cercarvi la perfezione:
non è al di sopra o nell’al di là,
è discesa e con soave insistenza si diffonde nel cuore dell’uomo. Insegnaci che qui, sulla terra,
in ognuno di noi, in tutti i fratelli, in ogni creatura, vive e opera la tua mite e possente presenza.
Consolida nella nostra mente, o Spirito, la certezza più umana che abbiamo
e che tutti ci compone nell’unità:
l’aspirazione alla pace, alla gioia, all’amore, alla vita. Sia la forza che ci fonde con tutti gli esseri,
in una unità di ricerca e di donazione.
Da Pellegrino dell’Assoluto, che raccoglie alcuni scritti di p. Giovanni Vannucci (1913-1984), monaco, eremita, grande conoscitore delle tradizioni religiose.