La vita รจ una serie infinita di inizi. Talvolta ripartire puรฒ diventare difficile. Addirittura si puรฒ arrivare a pensare, dopo un fallimento o una dura prova, che ricominciare sia impossibile. Questo libro dimostra esattamente il contrario: ricominciare รจ possibile, sempre. Certo, non รจ facile.
Si tratta di unโarte che va appresa con umiltร e con i piedi ben piantati per terra. A questโarte vuole introdurci don Fabio Rosini. Lo fa con un percorso esistenziale e spirituale di rigenerazione e discernimento, scandito dai sei giorni del racconto della creazione. In questo primo capitolo della Bibbia, infatti, proprio perchรฉ sgorgato da un popolo che stava provando a ricominciare, cโรจ tutto quanto ci serve per ripartire.
Perciรฒ puรฒ essere per noi un testo โparadigmaticoโ. Bisogna perรฒ accettare di โconiugareโ la Parola di Dio con la nostra vita. Cosรฌ, a partire dalla scoperta delle prime evidenze del primo giorno e delle prioritร del secondo, passando per i limiti del terzo, distinguendo ispirazioni da suggestioni, e capitalizzando grazie e umiliazioni, รจ possibile giungere a ricostruire la propria esistenza, liberandosi dal โfalso sรฉโ.
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PREFAZIONE
Solovโรซv distingueva tra una conoscenza facile, che รจ quella astratta, e una conoscenza complessa, che รจ relazionale e passa per la vita โ proprio perchรฉ Cristo รจ la veritร โ e che dunque la veritร รจ comunionale. Non cโรจ un vero accesso alla veritร se non vivendo nella comunione e pensando con una intelligenza dโamore, che รจ lโunica forza che coinvolge tutta la persona, proprio perchรฉ passa per le relazioni vissute. Berdjaev, da parte sua, gli fa eco, sostenendo che il pensiero vero, che lavora nellโordine dello Spirito, non esiste come idea astratta, ma come forza che trasfigura la persona, perchรฉ รจ una forza integrante in quanto partecipe dellโamore. Un pensiero che non illumina e non trasfigura la stessa biografia dellโautore non รจ affidabile. E Bulgakov, scrivendo in occasione del martirio di Pavel Florenskij, sottolinea come il cristiano non lavora solo sul livello delle conoscenze e delle idee, ma viene egli stesso trasfigurato in unโopera dโarte, dove tutto รจ intrecciato in un unico organismo.
Volevo che queste fossero le prime parole che il lettore troverร aprendo il libro. Infatti questo รจ un libro che esce fuori dai testi consueti. Lโautore riesce a svincolarsi dagli schemi che si sono creati durante lโepoca moderna. Lo schema dominante era quello di attenersi ad un campo rigorosamente isolato, ad un argomento ben circoscritto, ad un metodo precisato in anticipo. Soprattutto, era dโobbligo tener lontano ogni proprio sentimento e ogni riferimento alla propria esperienza. Ma questi secoli si sono conclusi e stiamo varcando la soglia di unโepoca che si ispirerร alle onde piรน organiche. Tutto tende ad una visione piรน libera, che respira e che fa respirare. Come dice Solovโรซv, siamo riusciti a portare i risultati scientifici al massimo grado di sviluppo, per quanto ciรฒ รจ possibile nella loro separazione, ma non abbiamo lasciato abitare queste forme culturali cosรฌ specialistiche dal flusso della vita dello Spirito, in modo che emerga come punto dโarrivo una vita personale, comunionale, che include lโaltro. Si finisce invece con il trionfo dellโindividualismo e della sterilitร . La vita non segue le teorie, ma la sapienza. Ma la sapienza appartiene al pensiero relazionale che cresce dalla novitร della vita ricevuta, non conquistata. La sapienza รจ lโincarnazione di una conoscenza integrale, simbolica e liturgica. La sapienza รจ il miele che si raccoglie sui campi della Parola giร vissuta e incarnata. Per noi cristiani la Parola non viene solo ascoltata, per poi cercare in un secondo tempo di portarla nella vita. Allโinizio del Sacramento, noi cristiani ascoltiamo la Parola, che poi ci viene data in cibo come giร incarnata. Il Corpo e il Sangue ci vengono donati come nutrimento proprio perchรฉ sono Parola giร incarnata, in modo che noi diventiamo ciรฒ che accogliamo, ciรฒ che mangiamo. Si chiude cosรฌ la porta ad ogni possibile idealismo, moralismo e intimismo gnostico. Ma anche ad ogni accademismo che non confluisca nella Chiesa, che non diventi cibo per il popolo.
Don Fabio Rosini anche con questo testo entra giร in questa nuova epoca. Il suo modo di scrivere trasuda in ogni paragrafo del suo amore sacerdotale per lโuomo che cerca la vita โ quella vera, che non si ferma nella tomba. Si vede ovviamente che รจ un biblista, ma non un ricercatore, piuttosto un padre e un pescatore di uomini. La Parola รจ la vita che, quando si incarna, diventa la mano che pesca gli uomini, che li tira fuori dai flutti del mare agitato nelle lunghe notti della storia. E lui รจ questa mano tesa, forte e agile, per tirare sulla terra ferma i naufraghi delle tempeste delle storie personali come anche di quelle di intere generazioni, spesso illuse dalle promesse false e dalle ideologie. La Parola non รจ una spiegazione allegorica, o semplicemente linguistica. Quella di Rosini non รจ una classica esegesi, nรฉ unโomiletica convenzionale, anche se di livello elevato. La sua รจ una lettura della creazione raccontata nei capitoli iniziali della Genesi sorprendente, perchรฉ apre davvero alla sapienza. Oltre alla conoscenza biblica, trasuda in questi capitoli una eccezionale conoscenza della teologia spirituale. Con acuta precisione affronta i grandi nodi della vita spirituale. E tutto รจ continuamente impregnato della sua esperienza, sia quella direttamente personale, che quella che gli viene dallโascolto pastorale. In queste pagine riecheggiano migliaia di voci. Ma anche con una disarmante sinceritร riporta i dati della sua vita personale. Tutto viene coraggiosamente intessuto in un testo unitario, perchรฉ non cโรจ niente di artificiale nella struttura, ma viene rigorosamente seguito il ritmo del susseguirsi dei giorni dellโHexameron. Il testo biblico della creazione รจ stato scritto dopo tanti secoli di cammino del popolo dellโalleanza, dunque dopo tanta esperienza riflettuta nella sapienza. Perรฒ รจ scritto per evidenziare lโinizio, il principio. Ma allo stesso tempo รจ la fonte perenne di intuizioni multistrato per chi giร da anni cammina, cosรฌ come Israele, che sempre tornava ad attingere nel racconto dei primi capitoli della Genesi. Cosรฌ Rosini, dopo anni di esperienza e di letture, ci offre un orizzonte aperto per chi vuole uscire da una vita votata al perire e incamminarsi sulla Speranza. Ma รจ anche un testo per chi da anni segue la voce del Verbo. Il discorso รจ spesso cosรฌ vero, senza fronzoli, senza cosmetica, che sul momento puรฒ anche far male e si puรฒ esser tentati di reagire; ma giร alla fine dello stesso paragrafo si รจ pronti ad ammettere che le cose stanno cosรฌ come scrive Rosini.
Non posso concludere se non pregando che il Signore continui a benedire don Fabio. ร troppo prezioso per lโopera che il Padre porta avanti nel Corpo del suo Figlio: che rimanga sempre disponibile al soffio dello Spirito. Non dimentichiamo che dopo avere fatto tutte le commissioni teologiche e i progetti pastorali possibili, il Padre resta lรฌ che attende qualcuno che sia disponibile e accogliente. In ogni tempo si attende una Maria di Nazareth.
P. MARKO IVAN RUPNIK
Questo libro รจ dedicato
a tutti coloro che pensano
che non si possa piรน ricominciare
o che sia troppo difficile.
Ecco, non รจ vero.
Nulla รจ impossibile a Dio.
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PREMESSA
Ci tenevo ad iniziare a lavorare a questo libro il 13 luglio 2017. Esattamente cinque anni fa, in questo giorno, ho vissuto uno dei momenti piรน importanti della mia vita.
Era un mese esatto dal luminoso transito al cielo di Chiara Corbella Petrillo, mentre nella mia vita andavano in onda notti dolorose, ed ero in ospedale. Avevo chiesto lโaiuto dal cielo a questa ragazza meravigliosa, a cui avevo avuto la grazia di annunciare le Dieci Parole e altre cose, e con cui avevo ideato โ assieme a suo marito Enrico Petrillo e ai miei collaboratori Angelo ed Elisa Carfรฌ โ la prima edizione del Corso di Preparazione Remota al Matrimonio, un corso poi ripetuto tante volte senza di lei, ma con la sua protezione evidente.
In una notte di un post-operatorio inaspettatamente doloroso, esasperato dal dolore fisico, ho chiesto il suo soccorso. Nel suo stile, non mi ha ottenuto neanche una virgola di riduzione del dolore. Mi ha ottenuto molto di piรน.
Mi ha ottenuto il dono di ricominciare.
Quel carcinoma รจ stato la strada di tante grazie per la mia vita.
In sรฉ non รจ stato chissร cosa, e quello che mezzo secolo fa mi avrebbe fatto arrivare al cospetto del mio Signore, oggi la medicina lo riduce spesso ad una serie di precauzioni da mantenere; il dolore passa, ci si abitua alle miserie post-operatorie, e anche quelle poi piano piano si normalizzano e diventano un ricordo; cosรฌ si ha il tempo per riprendere tutto in mano, e di andare oltre.
Ma esistenzialmente, quel cancro รจ stato uno scalpello benedetto di Dio. Mi ha salvato da alcuni errori marchiani che stavo facendo.
Tutti dicono che sono cambiato da allora. Quasi tutti ne sono contenti; alcuni, purtroppo, no. Rivorrebbero il pre-tumorale eroico e muscolare.
Ora mi rimproverano di essere troppo morbido. Non alzo piรน la voce come un tempo nelle catechesi ai giovani. Ora ho paura di spezzare canne incrinate. Di spegnere lucignoli fumiganti.
Molte cose che dovremo affrontare le ho ricevute prima, da manovale dellโimpatto catechetico. Ma non ne ero cosรฌ consapevole. Ora vale la pena che le spieghi meglio. Si avvicinano i 60 anni. Ho una salute da schifo. Un poโ ci faccio, ma un poโ รจ vero. E quando vorrei evitare di avere dei limiti nella salute, scopro che i limiti non sono una posa, ahimรจ.
Eppure quando focalizzi che stai diventando anziano, ti partono le sintesi piรน intime. Appaiono, sorprendentemente, rare tracce di sapienza nelle analisi della linfa del mio uomo interiore. Ricevuta, non posseduta. E sempre troppo poco sfruttata.
Non รจ roba mia. ร nella vita delle persone che evangelizzo, me la attestano con tanta gratitudine โ che vivo sempre con molto impaccio โ ed รจ qualcosa che trovo in una pace diversa, che รจ un dono nuovo nella mia vita. Non la conoscevo cosรฌ, prima.
Scrivendo questo libro ho avuto un problema agli occhi. Ad un certo punto non riuscivo a stare piรน di una mezzโora di seguito a scrivere. Lo avrei finito nelle tre settimane che avevo a disposizione, visto che tutto quello che dovevo dire mi era molto chiaro, bastava dargli voce. Ma il Signore ha voluto fare una cosa nuova. E ha scelto questo sistema: fermarmi e costringermi ad andare al suo ritmo. Sicchรฉ il risultato รจ il gemello eterozigote di quello che stavo scrivendo. Va rilevato che quando mi รจ successa questa cosa stavo giร verso la fineโฆ In un certo senso mi son dovuto trovare accecato per vedere tutto diversamente. Questo mi ha costretto a rifare tutto daccapo. A ricominciare.
Dio voleva metterci la sua carezza. Spero di averne dato eco, perchรฉ a me quella carezza รจ arrivata. Vorrei arrivasse anche ai lettori.
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PRIMA DEI GIORNI
Lโinizio contiene tutto
ยซColui che ascende
non smette mai di andare di inizio in inizio;
non si finisce mai di incominciareยป.
La vita, per quanto ne sappiamo, non sgorga in mille modi, ma in un modo costante: secondo un codice genetico.
Per precisione va distinta la vita umana, che per i biologi appartiene alla classe degli organismi chiamati eucarioti i quali hanno il genoma segregato in ogni singola cellula allโinterno di un nucleo circondato da membrana; si riproducono per mitosi, ma sono generati per fecondazione, evento straordinario che stabilisce lโidentitร unica ed irripetibile di ogni singolo individuo per ogni specie. Questa รจ la vita delle piante, degli animali e dellโuomo.
Visto che cultura? Beh, diciamo che mi sono confrontato con la mia collaboratrice, Elisabetta Palio, che รจ biologa di qualitร .
A monte del nostro tipo di esistenza, quindi, cโรจ la fecondazione, e di conseguenza la vita si presenta secondo un codice recondito, per cui una ghianda ha lโenergia nascosta di esplodere in una quercia, con indicazioni forti e specifiche; nascosto in un seme o in un ovulo fecondato ci sono tutte le informazioni per le fasi della vita successiva: lโinfanzia, la maturazione, la feconditร , la degenerazione.
Quindi cโรจ un fattore di innesco, e cโรจ un linguaggio che si crea un istante dopo lโinnesco, a cui quel preciso processo vitale sarร fedele, in mezzo alle variabili esterne. Avrร processi di adattamento che perรฒ dovranno comunque fare i conti con un codice iniziale, il genoma di questa specifica identitร .
Questa cosa รจ per me unโintuizione fondamentale, e questo lo debbo a mio padre: quando avevo piรน o meno nove anni, insieme alla mia sorellina Laura, ci prese, prima di lasciare per quellโanno la casa nelle Marche dove passavamo le vacanze spensierate e solari della nostra infanzia, e ci portรฒ giรน nellโorto, dove un maestoso noce lasciava cadere i suoi frutti; ci fece prendere una noce a testa e ce la fece mettere in due buchette che facemmo con le nostre manine, un metro lโuna dallโaltra, e ci disse: ยซlโanno prossimo quando torniamo vediamo che cโรจ!ยป. Che genio che era. Mi si piantรฒ nel cuore quellโimmagine2.
Un anno dopo cโerano due pianticelle. Oggi ancora cโรจ un noce poderoso. Quello vecchio lo tagliammo tanti anni fa perchรฉ era malato. Invece uno di quei due noci, allora giovanotti, sta ancora lรฌ. Chissร se รจ il mio o quello di mia sorella. Uno dei due infatti, mi dice mia sorella, fu estirpato perchรฉ erano troppo vicini. Lโaltro invece crebbe poderosamente, e anche lโanno scorso mia sorella Miriam3 mi ha fatto mangiare alcune noci di quellโalbero che di mestiere, nel mio cuore, fa il profeta.
Quando, da giovanissimo sacerdote, ho iniziato a portare i giovani alla fede, la genialitร di mio padre mi brillรฒ dentro e il mio albero profet mi diede la sua lezione: le cose cominciano piccole, ma nellโinizio cโรจ tutto.
Lโinizio contiene tutto.
Se tradisci lโinizio, tradisci il tutto. Se il tutto gira male, รจ perchรฉ stai fuori dalla mappa dellโinizio. Se vuoi ricominciare devi tornare allโinizio, e troverai quello che รจ vitale per te. E in realtร troverai qualcun Altro. Perchรฉ nessuno si inizia da sรฉ. Lโinizio รจ un dono di qualcuno. Il mio noce profeta aveva ricevuto il suo inizio dal suo papร noce, dalla madre terra dellโorto marchigiano e dalle nostre manine. La vita, infatti, si riceve.
Thomas Stearns Eliot ha detto:
ยซCiรฒ che diciamo principio
spesso รจ la fine, e finire
รจ cominciare. La fine
รจ lร onde partiamoยป.
Parafrasando possiamo dire che nel principio cโรจ il fine. Lo scopo. Nascosto nel genoma.
Anche il Signore Gesรน Cristo infatti, mentre รจ principio di tutte le cose, รจ anche la strada per ritrovare la vita, e la cosa si chiama ยซricapitolazioneยป che vuol dire ridare il capo alle cose, ricominciarle daccapo.
Ma avviciniamoci per bene.
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